mercoledì 14 luglio 2010

A Marzabotto arriva il 'signor lavoro'


La notte della crisi a Marzabotto pare veramente che stia lasciando il posto all’alba. Lo stabilimento della cartiera Reno De Medici sta per essere acquisito da un gruppo industriale che intende riconvertirlo per la produzione di pannelli fotovoltaici di terza generazione. Ne ha dato notizia il sindaco di Marzabotto Romano Franchi in un incontro sul lavoro che si è tenuto nella sala consiliare del Municipio: “La proprietà Reno De Medici ha già dato un parere favorevole alla cessione”, ha precisato il primo cittadino. “La trattativa è quindi avviata verso una molto probabile soluzione positiva. La previsione è di cento posti di lavoro”. Il sindaco non è sceso nei dettagli né sui tempi per la ripresa del lavoro poiché la riconversione dello stabilimento, organizzato per la produzione di carta e cartoncino, richiederà un impegnativo lavoro. Ma la prospettiva di riutilizzo è reale. A entrare nei dettagli del superamento della crisi è stato invece Giorgio Bini, titolare dell’omonima azienda meccanica situata sulla Porrettana all’ingresso del paese. L’azienda, come tutto il settore meccanico bolognese, ha risentito moltissimo della crisi e ha avuto in cassa integrazione fino all’85% del personale. “Gli ordini e le commesse ricevuti mi consentono di affermare che nel gennaio del 2011 saranno riassorbiti tutti i cassa integrati e, se il trend positivo continua, è probabile siano necessarie nuove assunzioni”. Brini ha poi chiesto all’amministrazione comunale di rimuovere gli eventuali ostacoli burocratici qualora fosse necessario ampliare gli spazi produttivi dell’azienda. Il sindaco Franchi ha poi ricordato che la centrale Turbogas a Lama di Reno è un progetto definitivamente abbandonato e che per l’area della ex cartiera Burgo, anch’essa chiusa da anni, si sta lavorando per un ‘piano particolareggiato di recupero ’ nel quale venga mantenuta una parte dell’area a uso industriale artigianale.

1 commento:

fabio ha detto...

Da ex lavoratore della cartiera Burgo, e da tecnico , sono molto rammaricato nel come è stata gestita la patata "turbogas". sono 4 nni che sono senza lavoro salvo qualcosa di saltuario. Ben vengano posti di lavoro, ma come per il centro di riciclaggio creato a lama di reno, non è stato assorbito alcun lavoatore ex dipendente. Questo lascia immaginare quale riutilizzo della ex forza lavoro delle crtiere sia possibile. Alle chiacchiere POLITICHE, cioè favole, non credo più da tempo