Barbiere più per passione che per mestiere. Questa la scritta che avrebbe dovuto accompagnare la festa dei sessant’anni di onorata attività a Vado di Giorgio Quadri. La ricorrenza è stata festeggiata in modo semplice, in linea con il carattere di Giorgio: tutti coloro che entravano nel negozio vi trovavano un bicchiere di vino delle vigne vadesi per una semplice e apprezzata bevuta alla ‘salute’ del barbiere. “Ho iniziato a 10 anni il 24 giugno del ‘50” racconta Giorgio. “Ricordo ancora il primo giorno di lavoro perché c’era il mercato e il cantastorie Marino Piazza che si esibiva ai bordi della piazza. Ho cominciato come ‘cinno’, al mattino andavo a scuola e il pomeriggio andavo a spazzare i capelli tagliati. Il padrone si chiamava Giorgio Grandi e piano piano mi insegnava il mestiere. Poi la prima prova vera: feci la barba con il rasoio. La cavia fu Romano Gherardi che non si lamentò della mia mano. Quando ebbi 18 anni subentrai al padrone e da allora non ho più smesso ne’cambiato negozio”, spiega Quadri che aggiunge: “Oggi ho settant’anni e vorrei poter continuare per qualche anno ancora”. Fra le passioni di Giorgio, anche i campanelli da bicicletta di cui possiede una raccolta invidiata da molti e le cartoline storiche di Vado. Le sue immagini rare, spesso uniche, hanno corredato il libro storico del professor Renato Mazzanti ‘ Il Nostro Vado’ pubblicato nel 2007 e sono state utilizzate come documentazione fotografica a corredo della richiesta di medaglia d’oro da assegnare al comune di Monzuno per i fatti relativi al passaggio della guerra. Medaglia poi conferita dal presidente Ciampi.
martedì 20 luglio 2010
Sessant'anni di barba
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