domenica 6 aprile 2025

S.O.S. lavori a San Lorenzo: appello ai parrocchiani per completare il restauro



Proseguono i lavori di ristrutturazione presso la chiesa e la canonica della parrocchia di San Lorenzo. Un progetto atteso da anni, finalmente avviato grazie alla generosità dei fedeli e al sostegno della Curia, ma che necessita ancora dell’ultimo sforzo collettivo per essere completato.

A informare i parrocchiani è stato direttamente don Paolo, che ha voluto ringraziare la comunità per la costante testimonianza di fede e per la generosità dimostrata nel corso del tempo. I ponteggi sono visibili ormai da mesi e segnano l’avanzamento dei lavori di messa in sicurezza e riqualificazione degli edifici, compromessi dal crollo del solaio della canonica – avvenuto nove anni fa – e da ulteriori danni alla cappella degli uomini.

Grazie a un contributo di 300.000 euro erogato attraverso i fondi dell’8x1000, e alla raccolta di 220.000 euro ottenuta con varie iniziative di beneficenza — tra cui mercatini, cene, proiezioni cinematografiche, e la vendita di sfrappole e tigelle — si è riusciti a coprire gran parte della spesa complessiva. Tuttavia, per raggiungere l’importo totale di 550.000 euro, mancano ancora 30.000 euro.

Il progetto ha una forte valenza non solo religiosa, ma anche sociale e comunitaria. La canonica ristrutturata diventerà infatti uno spazio fondamentale per l’attività pastorale e formativa della parrocchia. In particolare, ospiterà le lezioni di catechismo e gli incontri dei vari gruppi parrocchiali. Attualmente, le attività catechistiche si svolgono presso la parrocchia di San Pietro, ma gli spazi limitati costringono a suddividere gli incontri in due turni, il sabato e la domenica.

«Con la conclusione dei lavori – ha spiegato don Paolo – potremo finalmente accogliere tutti i bambini in un’unica giornata, la domenica, in aule più ampie e idonee, approvate dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali».

Il parroco ha quindi rivolto un nuovo appello alla comunità: «Vi chiedo di continuare a sostenerci in questo ultimo tratto del percorso. Ogni contributo, anche piccolo, sarà fondamentale per portare a termine un’opera che resterà al servizio di tutti, oggi e in futuro».

Per aiutare la parrocchia con una si può effettuare un bonifico a:

Parrocchia di San Lorenzo
Emilbanca – Largo Cervetta 3 – 40037 Sasso Marconi

Il codice IBAN è  IBAN: IT33Y0707237100020000005519

Chi desidera ricevere una ricevuta per la deducibilità della donazione può rivolgersi direttamente a don Paolo, telefonando al n. 051/84.19.36, dal lunedì al venerdì: al mattino dalle  9 alle 12. Al pomeriggio dalle  15 alle 18. 

Il parroco ha concluso il suo messaggio con parole di gratitudine e speranza: «Auguro a tutti un buon cammino di Quaresima. Rendo grazie al Signore per la vostra generosa collaborazione che mi sostiene ogni giorno nel mio servizio pastorale. Che Dio vi benedica e vi ricompensi per tutto ciò che avete fatto e continuerete a fare».

Cenni di storia:

Non  è  certa  la  data  in  cui  venne  fondata  la  Parrocchia  di  San  Lorenzo  ma  è  certo  che  nel  1379  quando  la  reggeva  “prete  Antonio”  il  Cardinale  Filippo  Carafa  la  “unisce,  annette,  incorpora”  in  giuspatronato  al  Santuario  della  Madonna del Sasso, che a quel tempo era inserito nella rupe. La  nomina  del  parroco  di  San  Lorenzo  spettò  per  molto  tempo  alla  nobile  famiglia  Pepoli  in  quanto  possessori  del  Giuspatronato  (privilegi  concessi  in  passato  a  chi    promuoveva  la  costruzione  di  una  chiesa, fra cui la nomina del parroco). Per questa  ragione  uno  stemma  dei  Pepoli  si  trova nel timpano del frontone della chiesa  mentre  un  altro  stemma  della  famiglia  è nella banderuola in metallo in cima al campanile. L’attuale complesso formato dalla chiesa, dal campanile e dalla canonica fu edificato nel settecento. Gli abitanti della Parrocchia, contati dallo storico Calindri nel 1781, erano 321, dislocati soprattutto intorno alle ville della Maranina, delle Putte e del Palazzo dell’Armi. Entrambe le parrocchie di San Lorenzo e di San Pietro avevano fino al 1986 il toponimo di “Castel del Vescovo” in quanto il Vescovo di Bologna ebbe fin dal Medioevo proprietà e giurisdizione sulle terre comprese nel territorio delle due parrocchie ed il Vescovo vi veniva spesso in villeggiatura. All’inizio  del  1987  sono  iniziati  i  lavori  dell’“edificio  ad  uso  polivalente  per  manifestazioni  pubbliche  anche religiose” che a tutt’oggi svolge una importante funzione per la celebrazione della messa festiva e per incontri parrocchiali e non solo.

Nessun commento: