domenica 30 aprile 2023

Come non bastasse si apre a Sasso Marconi un nuovo cantiere stradale

 A fine agosto partono i lavori  per la manutenzione straordinaria alla galleria di Monte Mario. Un’altra tegola sull’esausta viabilità sassese.

 

Reso ora il tratto di vecchia A1 che fiancheggia Monte Mario utilizzabile come bay pass per il  traffico che dovrà trovare una via alternativa alla galleria chiusa per manutenzioni straordinarie, partiranno a fine agosto o al più tardi ai primi del prossimo settembre i lavori per l’impegnativo recupero delle due canne.

Si partirà con la chiusura della canna sud:  il traffico diretto a Firenze dovrà lasciare la A1, entrare nel bay pass e rientrare in autostrada utilizzando il raccordo al termine di monte Mario. Terminata la manutenzione alla prima canna, si chiuderà la seconda, il traffico diretto a nord sarà convogliato nella canna già recuperata, mentre quello sud continuerà a utilizzare il bay pass. Alla fine dei lavori, che avranno una durata di circa due anni e mezzo (poco più di un anno per canna), la situazione viaria ritornerà alla normalità attuale.  



L’impegnativa manutenzione interesserà per lo più i 900 metri al centro di ciascuna galleria, ognuna delle quali misura 2100 metri, che sono i più ammalorati. A causare il disastro sarebbe stato un fenomeno geotecnico che porta a un rigonfiamento dell’argilla a contatto con i liquidi. L’aumento dei volumi avrebbe determinato un innalzamento del fondo di scorrimento e fessurazioni nella volta della galleria.

I tecnici di Autostrade, nella presentazione del progetto di recupero avvenuta durante l’ultimo consiglio comunale, hanno spiegato che il fenomeno è conosciuto e valutato da tempo ma a Monte Mario il processo di rigonfiamento sarebbe avvenuto con una accelerazione particolare e imprevedibile, tale da richiedere l’intervento straordinario che si attuerà. Non mancano anche ipotesi diverse a spiegare l’ammaloramento, ma rimangono solo ipotesi.

Diverse le domande dei consiglieri comunali e i dubbi, il primo dei quali è appunto la calendarizzazione dell’intervento in presenza di diversi cantieri in atto ( la speranza è che a settembre il ponte Leonardo da Vinci sia recuperato e già riportato all’uso). Poi, si è sottolineato l’aumento del traffico di mezzi di trasporto fra cui quelli pesanti e sollevati interrogativi sulla collocazione dei materiali di risulta della bonifica.

E’ stato precisato che il cantiere di Monte Mario sarà attivo giorno e notte e si cercherà di non appesantire il traffico ordinario diurno prevedendo i trasporti di materiale prevalentemente di notte. Per i materiali non riutilizzabili, si provvederà al trasporto in discarica, dove verranno bonificati e resi disponibili per un nuovo uso. Quelli recuperabili, fra cui  i cementi, saranno portati all’imbocco della galleria, lavorati e riutilizzati in loco.

Ultima precisazione: la bretella di vecchia autostrada, che verrà utilizzata come alternativa alla galleria, al termine dei lavori non sarà restituita al traffico locale, come invece molti speravano, ma rimarrà a disposizione di Autostrade per affrontare eventuali future emergenze e questo ha alimentato il malizioso  sospetto che le gallerie dovranno subire altri rilevanti interventi migliorativi.


3 commenti:

Anonimo ha detto...

Evidentemente il tratto delle gallerie di Monte Mario non era stato progettato bene se dopo poche decine di anni (3 ?) hanno bisogno di una manutenzione così impegnativa. Complimenti

Anonimo ha detto...

Un branco di geologi rincoglioniti!!

Anonimo ha detto...

Bucano le falde, le dichiarano inquinate mentendo, e poi via si nuovo col cemento per fermare la natura, dovrebbero pagare cari queste cose criminali e invece continuano a fare soldi....