Individuati 69 lavoratori irregolari e fatture false per oltre 10 milioni di euro. Finto appalto per frodare l’Inps.
La
guardia di Finanza ha rilevato un’ingente frode ai danni dell’INPS commessa da
un imprenditore bolognese operante nel settore della produzione di componenti
elettronici con l’impiego di 69 lavoratori irregolari e oltre 10 milioni di
euro di false fatturazioni.
Le
indagini - intraprese nel 2020 con l’avvio di due distinte attività fiscali nei
confronti di una ditta individuale e di una società riconducibili allo stesso imprenditore
e operanti nella provincia di Bologna - hanno permesso di intercettare un falso
appalto di servizi tra le due aziende, in essere da anni. L’appalto è
risultato, di fatto, un mero espediente per consentire alla ditta l’impiego dei
lavoratori formalmente in carico alla società, così da poter beneficiare,
indebitamente, di una più vantaggiosa aliquota contributiva con ingente danno,
tanto all’Erario, quanto, soprattutto, ai lavoratori dipendenti, ai quali, per
anni, è stato applicato un contratto con retribuzioni e tutele decisamente
inferiori a quelle spettanti per legge. Attraverso tale stratagemma,
l’imprenditore da un lato, ha omesso di farsi carico regolarmente degli oneri
contributivi da lui dovuti, dall’altro di lucrare sull’IVA per oltre 2,2
milioni di euro, grazie alle false fatture emesse tra il 2015 e il 2020 per un
ammontare di oltre 10 milioni di euro.
È
stato accertato, in definitiva, un tipico caso di “fraudolenta somministrazione
di manodopera”, ove l'appaltatrice non disponeva dei mezzi e delle strutture
necessarie all'adempimento dell'obbligazione, mentre il personale dipendente -
che in taluni casi, addirittura, ignorava chi fosse formalmente il proprio
datore di lavoro - continuava a essere gestito a tutti gli effetti dall'appaltante.
I
controlli, svolti con la collaborazione dei funzionari dell’INPS di Bologna,
hanno condotto alla quantificazione di maggiori contributi previdenziali dovuti
per oltre 1,2 milioni di euro, nonché alla corretta riqualificazione dei
contratti di lavoro del personale.
Grazie
alla meticolosa ricostruzione operata dalle Fiamme Gialle e al proficuo, quanto
sinergico confronto con l’Agenzia Provinciale delle Entrate di Bologna, le due
imprese hanno aderito integralmente all’accertamento, nonché versato all’Erario
l’intero ammontare di imposte, sanzioni e interessi dovuti, per oltre 3 milioni
di euro.
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