sabato 29 febbraio 2020

Informativa sui nidi di processionaria

Le infestazioni di Processionaria del Pino diventano sempre più diffuse e l’eliminazione tempestiva dei nidi rimane il modo migliore per evitare lo spiacevole contatto con i peli urticanti dei bruchi.


La lotta alla processionaria è obbligatoria ai sensi di legge qualora l'insetto rappresenti una minaccia per la salute delle persone e degli animali ed è regolamentata dal D.M. 30 ottobre 2007. A tal proposito viste le numerose segnalazioni che stanno arrivando agli uffici, circa la copiosa presenza di nidi in proprietà private del nostro territorio, l’amministrazione comunale sta provvedendo all’emanazione di una ORDINANZA specifica.
L’inverno è la stagione più adatta per la lotta alla Processionaria del pino.
Sulle piante ospiti sono infatti ben visibili i caratteristici “nidi”, di solito collocati alle estremità dei rami e facilmente riconoscibili per il colore biancastro, l’aspetto sericeo e il diametro di circa 10 – 20 centimetri.
La Processionaria è una farfalla notturna che deve il suo nome alle “processioni” che le larve compiono quando si spostano tutte insieme infila indiana sul terreno o lungo il tronco delle piante infestate.
Possono essere attaccate tutte le specie di pino e varie specie di cedro. Particolarmente colpiti il pino nero o austriaco, il pino silvestre e il pino marittimo.
In primavera le larve si spostano fino al suolo, sempre procedendo in gruppo e in fila indiana, per interrarsi e trasformarsi in crisalide e poi in farfalla. Le farfalle adulte compaiono durante l’estate.
Le larve (bruchi) svernanti sono molto pericolose, in quanto provviste di microscopici peli urticanti che contengono sostanze liberatrici di istamina, ad azione fortemente irritante nei confronti dell’uomo e degli animali domestici.
 I peli urticanti si disperdono facilmente e possono provocare gravi infiammazioni cutanee, oculari, alle mucose e alle vie respiratorie delle persone che vengano a contatto con essi.
Per questo motivo si raccomanda di non toccare mai a mani nude i nidi invernali oppure le larve mature.

Tra i metodi di lotta consigliati è fondamentale effettuare, entro la fine di febbraio - inizio di marzo, la raccolta e la distruzione dei nidi invernali. Questo intervento va effettuato adottando la massima cautela per evitare ogni contatto con i peli urticanti delle larve.
E’ quindi importante dotarsi di abbigliamento protettivo e maneggiare i nidi soltanto in maniera indiretta (e mai a mani nude!). I nidi raccolti andranno in seguito bruciati per neutralizzare in maniera completa l’effetto urticante dei peli larvali.

Le operazioni di lotta sono a carico dei proprietari delle piante infestate.
Nei casi non sia possibile l’asportazione completa dei nidi, possono essere impiegate trappole meccaniche per la cattura delle larve che scendono lungo il tronco per raggiungere il suolo. Le trappole vanno installate sul tronco dell’albero infestato a partire dal mese di febbraio.
Mezzi complementari di lotta sono inoltre costituiti dalle trappole a feromoni sessuali per la cattura massale dei maschi adulti.

Sono invece sconsigliati trattamenti insetticidi nei confronti delle larve che scendono al suolo per interrarsi. Questi trattamenti, oltre a essere dannosi per l’ambiente, non impedirebbero infatti la dispersione dei peli urticanti dal corpo delle larve e quindi il potenziale danno alle persone.


Da Dubbio

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sarebbe bene che l'ente parco dei laghi di Suviana e Brasimone invece di scaldare le poltrone alzasse il culo e facesse un giretto nella pineta di Suviana, ogni anno è infestata da questi nidi e non vengono presi provvedimenti.

Anonimo ha detto...

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https://enteparchi.bo.it/Segnalazioni