lunedì 26 novembre 2012

Chi ha paura di Matteo Renzi: riflessione di Stefano Muratori sulle primarie.



di Stefano Muratori

Le primarie del centrosinistra, aperte a più candidati del PD, sono state un successo. Se non ci fosse stato il condizionamento del 98% dell’apparato PD schierato per il proprio segretario, Renzi avrebbe vinto al primo turno. La vittoria di Renzi ha anche avuto l’effetto di offuscare la candidatura di Vendola, il quale a mio parere se non fosse stato per il sindaco toscano avrebbe avuto un successo paragonabile a quello che ha avuto in Puglia.

Intanto continuiamo a sentire il ritornello di un Renzi più a destra dello stesso Monti. Nell’apparato PD sono in molti a lavorare per il ritorno di Monti dopo le politiche, ma la paura che si sta diffondendo fra i “fedeli” del partito non è che possa ritornare Monti, ma che possa essere eletto un uomo non abbastanza di sinistra come sarebbe Renzi. Il paradosso è più che evidente, eppure a questo siamo arrivati.
Comunque vorrei proporre un metro oggettivo per giudicare quanto poco “pericoloso” sia Renzi per la sinistra.
Nel 2009 Matteo Renzi è stato eletto sindaco di Firenze nel 2009. A distanza di oltre 3 anni la popolazione del centrosinistra di Firenze ha dato il 52,4 % a Renzi ed il 32,8 a Bersani.
Questo a mio parere è un dato molto rilevante, che fa capire quanto fuorviante sia la facile etichetta di “fenomeno mediatico”. I sindaci non hanno vita facile in questi ultimi anni, e tutti sappiamo quanto sia difficile nelle attuali ristrettezze apparire come un “buon sindaco”. Se Renzi non si fosse guadagnato l’ammirazione dei propri concittadini di sinistra con fatti concreti non sarebbe certamente così apprezzato. Lo stesso vale per l’intera regione Toscana, che può altrettanto bene essere considerata una buona cartina di tornasole per il gradimento di Renzi fra gli elettori della sinistra. Nella intera regione Toscanna Renzi ha ottenuto il 52,1 e Bersani il 36,1.

Non mi pare leale poi accusare Renzi di essere un “fenomeno mediatico” da parte di coloro che sono in tutti i talk show ed hanno ottenuto una visibilità mediatica nettamente superiore a quella di Renzi. Caso mai a parità di fenomeni mediatici Renzi è quello che piace. Inoltre è bene ricordare che l’apparato del PD si è schierato in massa (pare sia il 98%) in favore di Bersani per ordine di scuderia. Fra questi la Presidente del partito Rosi Bindi, che ha affermato che Renzi è “ospite” del PD.
A causa della anomalia di un apparato che si schiera contro un proprio candidato, ora ci si chiede che cosa succederebbe se vincesse Renzi. Ma non è colpa degli elettori che votano Renzi se l’apparato del PD non capisce la differenza fra funzione organizzativa e corporazione.

Comunque ora si farà il ballottaggio.
Domenica prossima si tornerà a votare, e tutti potranno farlo. Chi non si fosse iscritto prima lo potrà fare ora dichiarando di non aver potuto iscriversi per ragioni oggettive. Però deve agire entro il 30 Novembre come indicato dalla delibera n° 24 del regolamento disponibile a questo link
Quindi chi volesse iscriversi al ballottaggio, se non lo ha fatto prima, è bene che contatti subito un rappresentate di circolo PD o altra organizzazione legata alle primarie.


Chi può votare alle primarie del centro-sinistra?

Con la delibera del Collegio dei Garanti n. 3 sono state chiarite le tre condizioni che devono ricorrere [contemporaneamente] perché si possa escludere dal voto alle primarie un cittadino che ne faccia richiesta:

1. che operi nell’ambito di un “partito o movimento” politico (dunque l’esclusione non può essere fatta valere nei confronti di cittadini che aderiscono ad associazioni a carattere civico);
1.   che il partito o movimento politico sia alternativo alla coalizione di centro sinistra “Italia Bene Comune”, cioè alla specifica coalizione costituita in vista delle elezioni politiche nazionali del 2013, come nel caso di PdL, Lega, Fli, Udc, IdV, Movimento 5 Stelle (dunque l’esclusione non può essere fatta valere nei confronti di cittadini che sostengono o sono stati eletti in liste civiche o di partito che si oppongono ad una qualsiasi delle mutevoli coalizioni di centrosinistra che amministrano una singola città, provincia o regione, altrimenti alcuni componenti della coalizione “Italia Bene Comune” si troverebbero paradossalmente tra gli esclusi);
2.   che il cittadino in questione svolga attualmente attività politica nell’ambito di quel partito o movimento (dunque non si può essere esclusi per il solo fatto di avere sostenuto in passato o di essere stati candidati per i partiti e movimenti in questione).




3 commenti:

Anonimo ha detto...

aggiungo una lettura alternativa ma suggestiva.
si poteva votare renzi per stare piu' a destra nella sinistra piuttosto che cedere le redini a vendola che sta all'estrema sinistra della sinistra.

oppure si poteva andare a votare renzi senza essere di sinisttra piuttosto che avere davanti i bersani i dalela i bindi i fioroni e i tanti soloni.

Anonimo ha detto...

Si poteva fare votare Renzi da solo, avrebbe ottenuto il 100%!!!
Renzi viene escluso dalle televisioni: non si accende la tv su programmi di informazione politica che non si veda Renzi..
Capisco che chi sostiene Renzi lo voglia vincitore a tutti i costi ma, in democrazia, i cittadini votano chi vogliono che l'apparato dica "a" o "b", ci sono diversi "anzian rottamabili" che sostengono Renzi.
Finiamola di piangere se il giochino non te lo danno.
Cerchiamo di vedere il lato positivo, caro Muratori Stefano, e non essere sempre cosi pessimista.
Lillo

Anonimo ha detto...

Vendola è patetico, bersani è da 20 anni che è in politica e non ci piace, renzi non è un politico ma ha la faccia pulita come non pochi politici e ci piace......per questo la vecchia guardia della politica che ha paura di andare a casa..... ha paura di RENZI.