martedì 20 settembre 2011

Sasso Marconi: partono i lavori per la bretella di San Lorenzo e per il nuovo polo scolastico del capoluogo.







‘Eppur si muove’ è venuto da dire a chi assisteva ieri sera al consiglio comunale di Sasso Marconi. Sul piatto infatti diversi provvedimenti che sono il presupposto per la realizzazione di opere pubbliche di largo interesse.

La prima buona notizia è che Società Autostrade ha finalmente versato al Comune la somma necessari alla realizzazione del tratto non ancora asfaltato della bretella che consentirà l’ingresso da San Lorenzo alla Nuova Porrettana. L’ultimazione dell’opera non era stata possibile poiché nel corso dei lavori erano stati rinvenuti i resti di diverse ‘fornaci romane’ (nella foto) per la cottura della calce e le fondamenta di un edificio medievale.Il ritrovamento è stato ritenuto innanzitutto una conferma che in epoche antiche San Lorenzo era un centro di notevole interesse e che le numerosi fornaci erano l’indicatore che vi avevano sede edifici di grande importanza, fra cui, si pensa, uno religioso oltre a una probabile grande villa romana. La Sovrintendenza ha bloccato i lavori e Società Autostrade ha comunque chiuso il cantiere impegnandosi a versare al Comune i soldi ‘non spesi’ affidandogli l’intervento conclusivo.

I lavori per l’ultimazione delle bretella, ha precisato l’assessore Andrea Mantovani, prenderanno il via entro 30 giorni. Le fornaci, sono state ricoperte di sabbia fina, mappate e verranno attraversate dal tratto viario, ma non perdute. E’ previsto infatti il mantenimento delle fornaci nella parte sottostante la bretella, come da progetto approvato dalla Sovrintendenza.

Nessuna nuova invece per la ‘normalizzazione’ dell’ingresso in Porrettana per chi arriva da Vado. Qui l’intervento per la messa insicurezza dell’ingresso diretto è a carico di Società Autostrade, ha spiegato ancora Mantovani, che, anche se sollecitata, non dà segni di vita. Ora siamo all’assurdo che chi, giungendo dalla valle del Setta, vuole utilizzare la nuova Porrettana , è costretto ad uscire, fare la rotonda del ‘ponte nuovo’ e rientrare. Ridicolo.

Il Consiglio Comunale ha approvato ieri sera anche la seconda variante al Piano Operativo Comunale relativo all’area ex Metalplast. La settimana scorsa è stata sottoscritta la ‘convenzione’ fra proprietà ed ente pubblico che prevede l’assetto definitivo dell’intervento edilizio previsto nel piano regolatore e la cessione al Comune dell’area, di circa 30.000 mq., dove verrà realizzato il nuovo polo scolastico.

“Ora partirà subito la progettazione del Polo che si prevede impegnerà tutto il 2012. Si conta di appaltare i lavori nel 2013 e di concludere la prima fase ( gli spazi per la scuola media la mensa e gli impianti di servizio alla attività didattica, come quelli sportivi) in 2/3 anni” ha spiegato l’assessore Mantovani. . Seguirà poi la costruzione della scuola elementare. Tutta la struttura sarà così in grado di ospitare le attuali scuole medie ed elementari del capoluogo “L’ampiezza dell’area è comunque tale, ha precisato ancora l’assessore, da poter dare sede ad altri servizi. Sono già disponibili per l’intervento tre milioni e mezzo di euro provenienti dalla Variante di Valico e il Comune sta valutando l’eventuale dismissione e vendita dell’edificio che ora ospita la scuola media del capoluogo".

E’ stato inoltre approvato anche il Piano Urbanistico Attuativo dello Chalet delle Rose di Pontecchio Marconi ‘con valore di concessione edilizia per le sole opere di urbanizzazione’. Gli attuali proprietari potranno cioè ora realizzare solo le opere di urbanizzazione per la costruzione di sei palazzine per un totale di circa 60 unità immobiliari. Qui la notizia, che qualcuno gradirà, è che l’intervento comporterà il trasferimento della licenza di ‘bar discoteca’ (nella foto) visto il probabile abbattimento dello stabile ‘chalet’ sulla Porrettana. Nulla cambia invece per l’edificio che ospitava l’ex Villa Fiore.

Quest’ultima proposta è stata fortemente criticata da Marco Veronesi, capogruppo di Sasso Libera, poiché avrebbe preferito che la trasformazione si fosse indirizzata verso strutture alberghiere e quindi di supporto al Mausoleo di Marconi e al museo di villa Griffone.

Secco no a tutte le proposte da parte di Pietro Fortuzzi, di Api, senza commentare il suo diniego.

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