Lo chiede Marta Evangelisti (Fdi): “Inviata un’automedica solo dopo che i soccorritori hanno richiesto l’appoggio per un arresto cardiocircolatorio”
Serve chiarezza sull’invio di un’ambulanza, senza
medico né infermieri ma solo soccorritori, per un codice rosso a Casalecchio di
Reno, il 4 ottobre.
La richiesta alla Regione è di Marta
Evangelisti ( nella foto), capogruppo di Fratelli d’Italia, in una dettagliata
interrogazione nella quale vuole sapere anche perché “non sia stata
contestualmente attivata l’automedica assieme all’ambulanza su un codice rosso,
se l’automedica di zona fosse impegnata, quale automedica sia stata attivata o
indirizzata sull’evento ovvero se non sia stata attivata o indirizzata altra
automedica e i motivi”. La consigliera Fdi, inoltre, chiede “per quale motivo
il ‘medico link’ avrebbe dato indicazioni di caricare e trasportare senza
assistenza medica un paziente critico e perché l’automedica sia poi stata
inviata solo dopo l’arresto cardiaco”. Infine, Evangelisti vuole conoscere “se
il caso sia stato segnalato all’autorità giudiziaria per le valutazioni del
caso”.
La consigliera scrive: “Da quanto risulterebbe, il sistema del 118 dell’Azienda Sanitaria Locale di Bologna, ha soccorso il paziente in codice ‘rosso base’, inviando ambulanza con personale soccorritore senza la presenza di medici e infermieri a bordo”. Ma il “codice rosso base” non è previsto da “alcuna normativa”. Il paziente, in arresto cardiaco, è stato soccorso solo dai soccorritori e “solo successivamente sarebbe stato inviato un mezzo di soccorso, con il paziente in arresto cardiocircolatorio”. La consigliera ricorda che “il Sistema di Urgenza Emergenza Sanitaria 118 ha il compito di garantire la medicalizzazione rapida del paziente critico e il suo trasporto in condizioni di sicurezza nei centri attrezzati per il trattamento della patologia specifica”. E l’Asl di Bologna ha intenzione si sopprimere le auto mediche.
Nessun commento:
Posta un commento