venerdì 6 gennaio 2023

Il 'no' di Unione Popolare all'autonomia differenziata

E' un attacco alla Costituzione. 

Dante Franchi invia: 

Unione Popolare nel suo programma ha inserito tra i principali punti il contrasto all’autonomia differenziata. Una secessione dei ricchi che, per favorire pochi centri di potere del Nord e un regionalismo malato e inefficiente, peggiorerà ancora di più le condizioni materiali e potenziali del Sud e anche di quella parte di Nord che non fa riferimento ai suddetti centri di potere.

Unione Popolare è da sempre per un’autonomia dei Sindaci, delle comunità locali, non per un tentativo dei ricchi di continuare, contravvenendo ai nostri principi costituzionali, a drenare risorse materiali e umane dal resto del Paese, continuando a perorare un modello di Paese profondamente diseguale, nel quale a buona parte dei cittadini sono negati i più basilari diritti costituzionali.

Dalla Riforma del Titolo V della Costituzione (2001) in poi, il Mezzogiorno ha sofferto una sistematica esclusione dall’Agenda politica. Secondo dati Svimez (Rapporto 2022), nel periodo 2007-2021 gli investimenti industriali meridionali sono crollati, in termini reali, di quasi il 36% (-11% nel resto del Paese, nel medesimo periodo). Nel 2041,il Mezzogiorno perderà il 27% degli studenti universitari: è in atto la desertificazione universitaria del Sud, specialmente nelle sedi più piccole e periferiche. Negli ultimi vent’anni, circa 1,2 milioni di giovani hanno lasciato il Mezzogiorno.

Di fronte a questi problemi il Governo Meloni continua, in linea con i governi precedenti, a sostenere la deriva secessionista dei pochi centri di potere che beneficiano di un sistema diseguale e che traggono profitto, sia a livello materiale che umano, dalla grandissime emigrazione interna qualificata e da altre storture come ad esempio il “turismo sanitario”.
Per questo come Unione Popolare abbiamo deciso di sostenere le istanze della CARTA DI Venosa, un documento prodotto dal mondo meridionalista in cui si chiede al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella di fermare questo palese attacco alla Costituzione e al diritto, per tutti i cittadini che si trovano sul nostro territorio nazionale, di avere gli stessi diritti sostanziali.

Per questo vi invitiamo a sottoscrivere la Carta di Venosa. Un primo punto fermo nel contrasto alla secessione dei ricchi. Un primo passo di un percorso politico che, come Unione Popolare e assieme al mondo meridionalista, vogliamo intraprendere per creare condizioni di effettiva uguaglianza tra tutte le zone del paese. Con un Sud che possa finalmente, anche tramite la vera autonomia dei Sindaci e delle comunità locali, e tramite un ritrovato protagonismo dello Stato, tornare a essere protagonista, assieme ai suoi cittadini che potranno finalmente tornare ad avere diritti sostanziali e non più solo formali.

Link alla petizione
👉 https://bit.ly/3GGFTCp

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Come la pensa Unione Popolare sull'obbligo vaccinale, su green pass su sospensione dal lavoro dei lavoratori non vaccinati, quanti lavoratori licenziati perchè non vaccinati ha difeso il vostro sindacato USB? Attendo risposta meditata per persona informata.

Mauro ha detto...

tutti i paesi a livello europeo che funzionano meglio, sono federalisti e con grosse autonomie locali. La costituzione a seconda dei punti di vista dei vari politici, viene calpestata due giorni si e uno forse, percio sono discorsi senza capo ne coda. Bisogna responsabilizzare e non regalare!!!!

Anonimo ha detto...

Unione Popolare, Petere al Popolo, Rifondazione Comunista, Verdi, tutte Lista civetta (sempre pronte a dare una mano) di chi siè inventato il PCI, DS, PD

Anonimo ha detto...

Nessuno ha avuto il coraggio di rispondere all'anonimo delle 11.31, non sarà che hanno una enorme coda di paglia?

Anonimo ha detto...

Nessuno ha avuto il coraggio di rispondere all'anonimo delle 11.31, non sarà che hanno una enorme coda di paglia?

Anonimo ha detto...

O forse perché quel commento non ha nulla a che fare con l'articolo???
O forse perché solo un codardo potrebbe discutere con un altro codardo che si nasconde dietro l'anonimato? O forse per tutte e due le ragioni?