giovedì 29 agosto 2019

AAA. Volontari per il ristorante della 'Fira di Sdaz' cercasi



Il 6, 7 e 8 settembre la FIRA DI SDAZ torna puntuale ad animare il borgo e i dintorni di Palazzo de’ Rossi a Sasso Marconi. L'associazione 'Fiera di Pontecchio', organizzatrice dell'evento, gestisce anche il punto ristoro e mancano volontari. Il presidente Silverio Ventura lancia un appello a chi ha buona volontà perchè la Fira dia ancora prova di 'buona accoglienza'. Il presidente precisa infatti:

Tutti ormai conoscono il copione della Fiera, che da oltre tre secoli (siamo arrivati all’edizione n.346!) celebra la tradizione contadina proponendosi come una grande festa collettiva, in grado di consolidare l’identità di chi vive da queste parti. Quello che forse non tutti sanno è che, dietro le quinte della Fira di Sdaz, c’è l’appassionato lavoro di pochi volontari, imprescindibile per rendere possibile quella che è a tutti gli effetti una delle manifestazioni più sentite e partecipate di Sasso Marconi.

Ma il generoso impegno del ristretto gruppo di persone che dedica tempo ed energie alla Fiera non è più sufficiente.
Oggi la Fira di Sdaz ha bisogno di nuove forze: servono persone disposte ad entrare a far parte della squadra di volontari che contribuisce alla buona riuscita della manifestazione.

In particolare, cerchiamo personale per il ristorante della Fiera, che ora è gestito direttamente dalla nostra Associazione. Per garantire il funzionamento della struttura servono addetti alla cucina, ai servizi di sala e di accoglienza (non è necessario avere esperienza specifica nel settore!). Chi vuole essere dei nostri può confermare la propria adesione contattando l’ufficio turisticoinfoSASSO”, tel. 051 6758409 (info@infosasso.it) e indicando la propria disponibilità: ricordo che nelle tre giornate della Fiera (venerdì 6, sabato 7 e domenica 8 settembre) il ristorante è aperto sia a pranzo che a cena.

Questo accorato appello, che rivolgo a tutti coloro che hanno a cuore le sorti della Fira di Sdaz, impone qualche riflessione su presente e futuro di questa storica manifestazione. La Fiera sta oggi affrontando la delicata sfida del rinnovamento, e i cambiamenti imposti da nuovi stili di vita e nuovi assetti del territorio, impongono di adeguarsi alle nuove esigenze senza però disperdere lo spirito del passato: una sfida difficile, considerando anche che i costi di gestione continuano ad aumentare e che, nonostante la buona risposta del pubblico, ‘far quadrare i conti’ è sempre più complesso.

Per questo diventa necessario individuare forme di autofinanziamento capaci di dare nuova linfa a una manifestazione che oggi fatica a sostenersi con le proprie forze, stimolando al tempo stesso il coinvolgimento dei cittadini e del tessuto socio/associativo del territorio.

Una prima iniziativa in tal senso, che approfitto dell’occasione per portare alla vostra attenzione,
è la
cena di autofinanziamento in programma giovedì 5 settembre alle 20 all’interno del ristorante nel Campo di Palazzo de’ Rossi. Una sorta di ‘anteprima’ della Fiera per assaporare i sapori della tradizione contadina (il menu comprende: uova fritte e friggione, gramigna alla salsiccia e gramigna fritta, polenta con cacciatora di pollo, ciambella) e conoscere le persone che lavorano per tener viva questa plurisecolare tradizione. Il costo della cena è di 18 euro (bevande escluse) e si può prenotare il proprio posto entro il 4 settembre rivolgendosi a infoSASSO (tel. 051 6758409 - info@infosasso.it).

Mai come in questa circostanza, il contributo che di ognuno di voi può offrire è prezioso e determinante per mantenere viva e partecipata l’Antica Fiera di Pontecchio. Confidando nella vostra sensibilità, ringrazio per l’attenzione e vi aspetto con vero piacere alla Fira di Sdaz 2019.

Un caro saluto,


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi dispiace ma la fiera appare in costante declino. Sempre meno espositori e solo da mangiare con prezzi oltre un ristorante. Anche i volontari è sempre più difficile trovarne in quanto oramai il ristorantone è diventato la versione di fine estate della festa del chiú.

Anonimo ha detto...

E i denari raccolti con il risrorantone più caro di locali ufficiali, chi li incamera? Chi chiede vengano volontari a lavorare gratis?