lunedì 1 luglio 2019

Si dice e non si dice. La politica è ancora argomento vivace in piazza a Sasso Marconi


Il caldo estivo non soffoca le chiacchiere di piazza (è una delle cose belle di un paese), che continuano a rincorrersi tra un 'lo sai che...?' e un '...ma non dirlo eh...!'.
Vero gazzettino di Sasso Marconi, proposto con la malizia del chiacchierone e la furberia di chi vuole dire senza esporsi e ama il confronto di borgata nella speranza di carpire altre informazioni 'riservate'. Spesso si butta un sasso nello stagno per testare la veridicità di illazioni e ammiccamenti. 
Lo 'seguiamo' questo gazzettino perché è un indicatore di come si vive il paese e anche perché i pezzi precedenti, tratti da 'questa fonte inesauribile', hanno avuto un notevole successo di visite e forti critiche, molte delle quali anche 'velenose'. Ma si sa, quando non si hanno ragioni da smentire l'informazione, si offende. 
Prima informazione: sarebbe cresciuta la 'tassa del rusco', c'è chi dice del 4 % e chi del 9. La notizia non è stata verificata, anche perchè bisognerebbe 'disturbare' i politici, ora molto impegnati nel passaggio di consegna. Intanto però hanno deciso quali sono i compensi mensili per i componenti della Giunta: 2.928,31 euro per il sindaco, 1.610,57 euro per il vicesindaco e 1.317,74 euro per ogni assessore ( notizia riportata con esattezza e ricavata da fonte sicura anche per pacificare la montagna di ipotesi sulle cifre, tutte diverse). Sono inoltre impegnati nella scelta dei capigruppo. Scelta che avrebbe potuto o dovuto (come sostiene qualcuno) essere comunicata nel primo consiglio comunale. Il confronto per la scelta non si sarebbe ancora concluso perchè non facile, soprattutto in casa centrosinistra. E qui le illazioni si assommano. Certamente si stanno delineando gli equilibri in casa 'maggioranza': sempre più inconsistente, si dice, la forza di Luciano Russo, candidato sindaco proposto dalla direzione Pd, che pareva avesse avuto una rivincita con la 'riconciliazione' seguita allo 'strappo' primarie. Il suo 'bottino' pare concretizzarsi con la sola sua carica di vicesindaco. All'analisi di piazza ( e anche dei fatti, aggiungiamo noi) risulterebbe vincitrice su tutti i fronti l'onorevole Marilena Fabbri che ha saputo trovare nel 'cappello politico della sinistra' il candidato sindaco vincente, coordinare una campagna elettorale 'senza esclusione di colpi', vincere le elezioni e imporre le sue figure amministrative.
C'è un altro capitolo che aspetta decisioni: quello delle collaborazioni. Il sindaco ha tenuto per sé un sacco di deleghe, fra cui quella molto impegnativa del 'bilancio'. Si presume quindi che si farà affiancare da 'esperti' come ha fatto Mazzetti con la delega da lui tenuta della Cultura che ha risolto affidando l'attività pratica all'ex assessore Dallea con un incarico di collaborazione. L'attuale sindaco potrebbe aver la necessità di diverse collaborazioni e la piazza ipotizza l'entrata in campo di alcuni ex assessori. Seguiremo l'evoluzione. A proposito dell'ex sindaco Mazzetti: non sarebbe tornato al suo ex lavoro, come in molti dicevano e sostenevano, ma avrebbe avuto un incarico istituzionale presso l'assessorato attività produttive regionale, limitato al tempo di esistenza dell'attuale mandato legislativo. Il tutto in attesa di partecipare al prossimo rinnovo amministrativo della Regione e si dice destinatario di un ruolo sicuro nella prossima lista del Pd.
A beneficio dei lettori severi: questa è una ipotesi 'di piazza', non verificata, ne' verificabile.

La piazza non dimentica neanche le opposizioni e non lesina critiche anche in questo caso, critiche che liquida comunque con brevi parentesi poiché 'chi non comanda non conta e non merita discussioni'. Non ripetiamo gli appellativi, ma riportiamo l'esternazione principale: c'è un una vocazione masochista a Sasso Marconi per cui la destra 'vuole dividersi per non vincere'. Avrebbe paura di vincere e la sinistra ringrazia, non sentitamente, ma con disprezzo.

3 commenti:

antonio ha detto...

questa è informazione giornalistica ? nutro qualche dubbio !
comunque ammesso che abbia vinto l'onorevole, avrebbe agito disonestamente ?
se ha promesso lune nel pozzo, ci dica quali e noi sudditi vigileremo.
comunque chiunque avrebbe potuto avvalersi dei poteri occulti ed istrionici dell'onorevole opportuno.
oltre alle chiacchere, fors'anche fondate, ci dia qualche buona notizia ma non sull'ex sindaco del quale alla massa ben poco importa.
comunque grazie per darci l'opportunità di imbrattare qualche riga del blog.

Anonimo ha detto...

Non sarei così severo con Fabbriani.
La politica sassese è un argomento che interessa a molti lettori del suo blog.
Non mi sembra che si accusi la dott.ssa Fabbri di disonestà, ma è innegabile il peso che ha avuto nella scelta del candidato Parmeggiani e nella campagna elettorale per cui si è pubblicamente spesa.
La cosa che a me da cittadino mi infastidisce di più è il fatto che l'ex sindaco sia "mirabilmente" approdato in Regione, con un incarico fiduciaro pare ben remenurato. Ho verificato e la notizia l'ho vista altrove: http://www.reggioreport.it/2019/06/quando-si-dice-la-fortuna-ex-sindaci-pd-subito-riciclati-in-regione-con-stipendi-interessanti/.
Il Pd gli fa fare un po' di palestra per le regionali perchè non saprebbe come affrontare la campagna elettorale?

Anonimo ha detto...

Sicuramente l'onorevole una vittoria l'ha ottenuta: mettere la sua amica Gualandi quale segretaria del sindaco, quando nella passata legislatura, questa figura non era stata necessaria. Uno stipendio in più da pagare, non indispensabile ...