Un lettore
segnala.
Il gruppo ITALFERR, per conto di
Rete Ferroviarie Italiane, ha trasmesso una nota con la quale informava il
Comune di Marzabotto della realizzazione su sedime
ferroviario di un impianto di
telecomunicazione GSM-R atto ad incrementare la
sicurezza della circolazione
ferroviaria sulla linea Porrettana.
Dalle planimetrie si deduce che
si tratta di un palo porta antenne alto 18 metri più
l’apparecchiatura vera e propria,
quindi per un’altezza superiore ai 20 metri.
Il posizionamento dell’impianto è
vincolato dalla necessità di assicurare la propagazione del segnale
esclusivamente lungo il tracciato ferroviario.
Nella nota informativa viene
sottolineato che le apparecchiature presentano emissioni
elettromagnetiche di modesta
entità e che interessano soltanto il tracciato della linea
ferroviaria.
Tali impianti, i cui lavori sono
già iniziati, saranno posizionati nelle stazioni di Lama di Reno e Marzabotto e
nella fermata di Pian di Venola nel nostro Comune. Risulta,
ovviamente, che saranno installate
anche nelle altre stazioni limitrofe.
La norma prevede che la
realizzazione di questi impianti non sia sottoposta a qualsiasi autorizzazione
di tipo urbanistico ed edilizio del Comune. Essi sono altresì esenti da ogni
autorizzazione di altre autorità sotto il profilo dell’ambiente, del paesaggio,
del vincolo idrogeologico, ecc..
La norma prescrive il ‘ rispetto
dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obbiettivi di
qualità’, per cui RFI ha provveduto a richiedere il parere ad ARPA, parere che
sarà trasmesso anche al Comune.
Siccome tale parere non è stato
ancora acquisito dagli uffici comunali, in data 13
settembre 2014, abbiamo inviato una diffida ad ITALFERR all’installazione
delle antenne, vincolandone la realizzazione all’ottenimento del parere
favorevole dell’Agenzia Regionale per la Prevenzione e l’Ambiente ( ARPA).
Sarà cura di questa
Amministrazione Comunale, tenere informati tutti i cittadini nelle
forme che si riterranno più
opportune.
Il Sindaco
Romano Franchi
8 commenti:
Non si capisce se il problema sia il timore dell’elettrosmog con le sue conseguenze funeste oppure lo sfregio all’autorità della fascia tricolore che si vede beffardamente scavalcata. In ogni caso non serve consultare il mago Otelma per sapere che il verdetto degli impiegati ARPA sarà favorevole all’esecuzione dei lavori, se poi il Signor Sindaco volesse ricorrere al giudizio dei notabili dell’Istituto Superiore della Sanità, si prevede che anche il loro parere sarà rassicurante e favorevole. Tempi duri in questa società postumana…..
Secondo logica il parere dovrebbe servire per la messa in funzione dell'impianto ma non per la costruzione, il sindaco si informi bene. Poi può anche essere che sia come lui crede.
Se non si può mettere in funzione perchè dovrebbe essere costruito caro il mio genio?
Al super genio del 12 ottobre 20,27 rispondo che se l'esposizione alla radiofrequenza dovesse essere troppo alta, nell'impianto si può sempre diminuire la potenza e rientrare nei limiti.
Ma ci sei o ci fai genio, ci vai tu a controllare le frequenze?
X 13 ottobre 2014 14:21
Il problema è proprio questo: chi va a controllare? Bastano 3000 € per comprare un misuratore professionale di frequenze ed un misuratore di polveri sottili, spesa che il Comune può affrontare tranquillamente e volendo anche un privato, con questi strumenti il problema del controllo per la salute dei cittadini sarebbe risolto in tempo reale e con dati non taroccati. Provate a indovinare perché non si può fare……
se spende i soldi così
http://www.comune.marzabotto.bo.it/servizi/albopretoriointegrato/albopretoriointegrato_fase03.aspx?ID=6155
non so se gli rimarranno 3000 euro per l'apparecchiatura citata-
qualcuno di voi avrebbe comprato la batteria o buttato il cellulare comprandone uno nuovo?
parlo di cellulare (quello che serve solo per telefonare)
Povero Sindaco al quale nessuno a chiesto nulla! Lui che vuole sempre poter comandare su tutto e tutti... Stavolta ti è andata male Romanuccio nostro!
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