Ben 1900 dei tanti amici di Massimo sono venuti a
trovarlo a Monzuno, hanno pranzato con lui e hanno goduto della sua
piacevolissima presenza. E sono giunti
di buon ora per prolungare al ‘massimo’ l’incontro.
Per accogliere il grande numero di
‘amici’ si sono mobilitati 150 volontari che hanno dato prova della ‘grande
capacità di accoglienza di Monzuno’,
come ha sottolineato il direttore di Emil Banca Daniele Ravaglia nel suo
intervento di presentazione, in 25 fra chef, pasticcieri e artisti della gastronomia
con i loro staff, tutti venuti ancora una volta a dire a Massimo ‘ti voglio bene’, come ancora è stato
sottolineato dal palco nella cerimonia di accoglienza.
Ma soprattutto alla
grande capacità organizzativa della famiglia Zivieri esempio inimitabile di
grande determinazione, compattezza e esaltazione della operatività appenninica.
La famiglia Zivieri |
Dopo la prematura e sconvolgente scomparsa di Massimo, proprio quando la sua
intraprendenza e lungimiranza stavano per dare i buoni frutti agognati ( la
macelleria Zivieri era appena stata premiata a un concorso nazionale), l’intera
famiglia ha fatto quadrato, ha indirizzato l’attività con ancora più
determinazione lungo il tracciato disegnato da Massimo e, per onorare e non
perdere il percorso imprenditoriale già fatto, ha serrato i ranghi e ha saputo
raggiungere quelle mete che Massimo avrebbe voluto raggiungere.
Ha migliorato
ancor di più la proposta di carni di qualità della macelleria di Monzuno, sia
bovine che suine e si è lanciata sulla proposta di carni di selvatici dando
ordine e organizzazione a un settore già presente in Appennino e che attendeva
di essere razionalizzato per divenire ‘proposta’ affidabile. Ha ‘vinto’ la gara
per la gestione del macello di Castel di Casio e ha aggregato attorno alla nuova realtà una domanda presente
e finora inspiegabilmente soddisfatta in genere da importazioni.
Ha saputo
esaltare le capacità nutrizionali delle carni selvatiche anche con la preparazione e gestione di corsi
informativi e dare valore a una presenza animale di grande valenza. Gli ultimi
due traguardi: l’apertura di un punto vendita nel Mercato di Mezzo a Bologna,
il cui successo ha superato persino le aspettativa dei proponenti e l’ideazione
di una ‘ nuova mortadella’ in collaborazione con la nota ditta Pasquini di
Bologna.
A testimoniare la validità dell’impresa
era presente a Monzuno, e ha partecipato all’organizzazione dell’evento, Raffaela Donati (nella foto) presidente dello ‘Slow Food
regionale’ che non ha mancato di sottolineare la validità della proposta ‘Zivieri’
e ha annunciato prossimi interessanti iniziative sul campo intrapreso dai
Zivieri.
La kermesse ‘Chef al Massimo’ ha
registrato ancora una volta il pieno successo e l’apprezzamento generale,
palcoscenico che Monzuno offre alla presenza e alla capacità imprenditoriale
dell’Appennino sempre nella logica operativa che fu del giovane Massimo. Così sono
state premiate le realtà imprenditoriali dell’Appennino: quella del centro
musicale di Giordano Passini a Castel D’Aiano e del Centro di Salute di Massimo
Baccilieri.
Sono intervenuti il sindaco di Monzuno Marco Mastacchi e l’assessore
all’agricoltura della Provincia Gabriella Montera. Il Presidente di Ascom Bologna
Enrico Postacchini e il direttore generale di Emil Banca, Ravaglia.
Poi il pranzo ‘esaltatore della qualità
delle carni Zivieri’ e delle capacità ‘dei maestri dei maestri’ della cucina italiana. Ma questo era scontato.
Neanche ricordarlo.
La cerimonia di accoglienza l’hanno accompagnata
una giovanissima
rappresentanza della Banda Bignardi di Monzuno e soprattutto
le esibizioni della ‘Super Band’ di Fio Zanotti che, anche in questo caso ha
dimostrato che ‘la classe non è acqua’. Ha
fatto gli onori di casa Aldo, il fulcro su cui ruta l’impresa Zivieri, che in
una appassionata lettura ha ricordato il fratello Massimo, più presente che
mai. La regia attenta e capace è stata
quella del ‘capostipite’ Graziano che ha saputo fare con delicatezza e
signorilità il ‘padrone di casa’.La Banda Bignardi diretta dal maestro Alessandro Marchi |
Fio Zanotti interpreta magistralmente un brano tratto da una colonna sonora di un film |
Anche il kebabin omaggio alla cucina internazionale |
Graziano Zivieri accoglie un'ospite |
I Zivieri ricevono una bottiglia di Barolo dai rappresentanti dell'allevamento piemontese de La Granda. |
Nessun commento:
Posta un commento