Da sin.Claudio Corticelli e Ubaldo Radicchi di Legambiente. |
Anche in estate è critica la situazione della qualità dell’aria in Emilia-Romagna. Sono già sette (Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Forlì) i capoluoghi che hanno già esaurito il “bonus” dei 25 giorni all’anno di superamento del limite di 120 µg/m3 di Ozono sulla media di 8 ore. Solo Rimini resta sotto la soglia consentita dalla legge, ma raggiungendo già i 17 superamenti, mentre per Ravenna e Cesena al momento non sono dati disponibili.
Piacenza
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Parma
|
Reggio
Emilia
|
Modena
|
Bologna
|
Ferrara
|
Ravenna
|
Forlì
|
Cesena
|
Rimini
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54
|
54
|
53
|
62
|
69
|
41
|
ND
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28
|
ND
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17
|
* Elaborazione
Legambiente su dati Arpa aggiornati al 25/08/2013
Ad alte
concentrazioni l’ozono può causare effetti immediati: nei soggetti più
sensibili, può irritare il sistema respiratorio causando tosse e provocare
irritazione di gola e polmoni, può ridurre la funzione polmonare e può
aggravare inoltre asma ed altre patologie respiratorie. Gli stessi siti
istituzionali forniscono consigli per ridurre l’attività fisica all’aperto
durante gli episodi di inquinamento acuto.
Il problema
dei superamenti dei limiti di Ozono in Estate quindi, si aggiunge all’ormai
cronico problema delle polveri sottili in inverno: decenni di continui
superamenti dei limiti, con il 2011-2012 anni neri per i risultati, la condanna
UE all'Italia per infrazione sui superamenti dei limiti del PM 10 e balletti
sulle chiusure al traffico di parti di città sempre più esigue.
E’ di fine
luglio la notizia dell’approvazione da parte dell’Assemblea legislativa della
Regione Emilia-Romagna, del Documento preliminare del primo Piano regionale
integrato per la qualità dell’aria (Pair 2020).
Gli
obiettivi del piano, quelli di abbattere entro il 2020 le emissioni dell’8% di
Pm10, del 26% di ossido di azoto, del 18% di composti organici volatili e del
43% di ammoniaca, sembrano purtroppo palesemente in contrasto con una serie di
pesanti ipoteche che incombono sul territorio regionale: un poker di autostrade
in progetto, dalla E55 della costa, passando per il Passante nord di Bologna,
Cispadana modenese, bretella Campogalliano-Sassuolo, e TI-BRE parmense.
Proprio a
Parma, la zona più colpita dai superamenti del 2012, con il ragguardevole
risultato di 115 giorni di superamenti dei limiti di PM10 in un anno, si lavora
a spron battuto per avviare i 9 km di autostrada TI-BRE oltre che per il nuovo
inceneritore.
Quest’ultimo,
a fronte di ottimi risultati di raccolta differenziata e una diminuzione
progressiva dei rifiuti urbani e speciali causata dalla crisi, è in fase di
avvio e continua ad essere autorizzato per una taglia pesantemente
sovradimensionata, senza tenere conto dei cambiamenti intervenuti, da quando è
stato presentato il progetto, ormai 5 anni fa.
L'autostrada,
dall’altro lato, finanziata con i rincari a carico degli utenti dell'Autocisa,
andrà invece ad incentivare il traffico su gomma nella Bassa parmense, portando
con sé come opere compensative altre strade di livello comunale.
Ma non sono
solo questi purtroppo i progetti palesemente in contrasto con la necessità di
un risanamento urgente dell’aria: a Ravenna la centrale a biomasse legnose di
Russi (attualmente sospesa e attorno a cui si è scatenata una battaglia legale)
spropositata per la taglia in contrasto con il criterio di impianti a biomasse
piccoli e di scala locale, avrà il risultato di movimentare un gran numero di
camion che certo non andranno a migliorare la qualità dell’aria per i cittadini
della zona.
La Mal’Aria
riguarda essenzialmente, ma non esclusivamente, la zona di pianura: in questi
giorni gli abitanti della frazione di Roncobilaccio (Castiglione dei Pepoli),
in pieno Appennino bolognese, si stanno opponendo alla realizzazione del camino
di ventilazione della galleria di base della variante di valico, che dovrebbe
sfogare i gas di scarico dell’intero tratto di galleria a meno di 300 metri dal
centro abitato.
Insomma,
l'obiettivo di risanare l'aria della nostra regione sembra ancora molto
lontano, soprattutto se le autostrade che ancora sono sulla carta, diventeranno
realtà.
Legambiente
rilancia inoltre il “Manifesto per la Qualità dell’Aria delle nostre città”:
una serie di azioni concrete per ridurre le emissioni nelle nostre città. Il
documento completo è scaricabile all’indirizzo:
Giorni di
superamento della soglia limite di polveri sottili nei Capoluoghi di Provincia
per il 2012; Il Dlgs 155/2010 prevede un numero massimo di 35 giorni/anno
con concentrazioni superiori a 50 µg/m3.
Piacenza
|
Parma
|
Reggio
Emilia
|
Modena
|
Bologna
|
Ferrara
|
Ravenna
|
Forlì
|
Cesena
|
Rimini
|
71
|
115
|
93
|
85
|
73
|
77
|
66
|
52
|
ND
|
88
|
* Elaborazione
Legambiente su dati Arpa Emilia-Romagna
1 commento:
Ancora con le autostrade e il traffico?
Altre analisi, altre possibili cause no eh? OK, continuate ad ascoltare la musica dell'ARPA! Auguri.
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