giovedì 11 luglio 2013

Defranceschi: DIFENSORE CIVICO, NOMINA BLINDATA ed ennessimo VALZER DI POLTRONE. Tradita la garanzia di controllo.



Defranceschi

Andrea Defranceschi, capogruppo Movimento 5 Stelle in Regione ironizza (ma non troppo) sulle nomine nei ‘posti di controllo’ in Regione e denuncia:

“Smentito persino il detto popolare ‘cambiano i suonatori, ma la musica è sempre quella’. Nelle nomine regionali non cambiano ne’ la musica, ne’ i suonatori”,
 e spiega:
 “Udite udite, chi è il nuovo DIFENSORE CIVICO? Gianluca Gardini, presidente uscente del CORECOM..ma che sorpresa! La nomina naturalmente era già stata concordata e l'elezione è avvenuta a porte chiuse. Anche stavolta, esattamente come è successo per il Comitato di garanzia, la possibilità di partecipazione alla carica era blindata. Un’altra figura che dovrebbe esercitare un’azione di controllo a garanzia del cittadino, che per essere tale dovrebbe essere indipendente dalla Giunta e dal Consiglio che l’hanno nominato ed eletto. Sarebbe esilarante se non fosse davvero sfiancante vedere come il Pd continua a esautorare cariche che dovrebbero tutelare i cittadini dalle incompetenze, errori e disservizi  di enti e servizi pubblici. Quando ci siamo chiamati fuori dalla spartizione di poltrone del Corecom, ci è stato dato dei burocrati, dicendoci che la nomina politica è garanzia di efficienza. Una logica che a me sfugge, perché credo nell’indipendenza delle cariche, e si dà il caso che la divisione dei poteri non l’abbia inventata il Movimento 5 Stelle. In un sistema tutto emiliano romagnolo invece, qui le poltrone si cambiano e si scambiano, in un valzer che di difesa civica non ha nemmeno l’ombra. Ora ci risponderanno con le solite dichiarazioni di elogio, con lodi delle qualità di questo signore (contro il quale personalmente non ho nulla) ed encomi sul lavoro svolto, ma a me interessa la risposta a un'unica domanda: perché dobbiamo trovare una poltrona a uno che l’ha appena persa? Qual è il criterio di garanzia contenuto in questo sistema?”

5 commenti:

C. DI L. ha detto...

Il sistema è marcio decrepito.
Tutti i sistemi andrebbero rivisti con una logica di equità, se non addiruttura cambiati dall' A alla Z tanto si sa questi qui nominati a porte chiuse generalmente servono a sostenersi l' uno con l' altro oltre ad incassare lauti stipendi con annessi privilegi vari.
Che fare Defranceschi ??? se siamo inguaiati economicamente, socialmente e sull'orlo di una rivoluzione è perchè tutto è da rifare. Mandiamo a casa tutta la vecchia guardia dei corrotti, spendaccioni di denaro pubblico, ladri e speculatori a livello nazionale, regionale e locale, che vogliono questa italia allo sbando e gli italiani onesti che cercano di farcela ??? guardati a distanza, con disprezzo.

Cesare Zecca ha detto...

Osservazioni pertinente, signor De Franceschi.
Il Partito (qui quello senza elle nella sigla) è espressione di una cultura e la cultura italiana è allergica e insofferente a bene comune e al controllo e repressione delle attività che lo scalfiscono, danneggiano, ostacolano, smontano giorno per giorno.
Anzi, il sistema di gestione del potere proprio ostacola e impedisce la formazione di arhitetture basate sul conflitto sistematico, passino ed avvito, virtuoso degli interessi.

I controllati che nominano i controllori.
Uahauauaahahah
Ci sarebbe da sbellicarsi se questa robaccia non fosse, appunto, lo standard nella cultura e nell'antipolitica che essa esprime ed elegge.

Cesare Zecca ha detto...

> arhitetture basate sul conflitto sistematico, passino ed avvito, virtuoso degli interessi.

-> architetture basate sul conflitto sistematico, passivo ed attivo, virtuoso di interessi

Chiedo scusa per i refusi.

Anonimo ha detto...

Speculazione. Banche. Interessi passivi. Usura. Stipendi illogici. Compensi manageriali da vergogna sia per chi li elargisce sia per chi li chiede o accetta. Interessi privati in questioni pubbliche. Privatizzazioni. Libera circolazione delle merci. Sistema pensionistico errato. Sanità malata. Leggi assurde. Mancato controllo su cambio euro/lira. Politici beceri e vecchi. Queste sono le poche cose che porteranno al crollo e alla fine. É tanto difficile cambiarle?

cdl ha detto...


Non è difficile cambiarle, ci vuole solo il VOLERE di cambiare.
IL fatto è che questo NON cambiare fa comodo a tanti. IN PRIMIS ai politici onorevoli, alle banche, alla finanza, alle lobby mercenarie e..... a tutto quel sistema marcio e decrepito fatto di enormi speculazioni giornaliere e millionarie.