Scambia gli
uffici sociali per una agenzia di collocamento e, nell’intento di dare forza
alla sua richiesta di lavoro, minaccia di uccidere l’impiegata se non gli darà
un lavoro e una casa. Invece di una nuova sistemazione ha però trovato una
denuncia per interruzione di pubblico servizio e inosservanza delle norme
sull’immigrazione. La denuncia ai danni di un marocchino di quarantaquattro
anni è stata redatta ieri pomeriggio intorno alle 14, dopo che la centrale
operativa del 112 ha ricevuto una richiesta di aiuto da parte di un impiegata dei Servizi Sociali di via Faenza a Bologna. La donna ha riferito ai
Carabinieri che un uomo si è presentato allo sportello, minacciando il
personale e impedendogli di lavorare. All’arrivo dei militari l’impiegata ha
indicato la presenza di un uomo che si
trovava nei pressi delle scale che conducono agli uffici. La stessa ha poi
precisato che il soggetto era giunto fino lì con una pretesa inesistente
(voleva una casa dal Comune di Bologna e un lavoro) ed al loro giustificato
rifiuto di fornirgli quanto richiesto, l’uomo era andato in escandescenza,
urlando negli uffici e nei corridoi e minacciando di morte l’impiegata,
promettendole che l’avrebbe aspettata fuori dall’edificio per ucciderla. Per
intimorirla ancora di più, il marocchino mimava il gesto di tagliarle la gola,
urlando: ‘Kaputt!’. I Carabinieri lo hanno tranquillizzato e
accompagnato fuori dagli uffici, dove è stato identificato. Il
quarantaquattrenne, privo di occupazione, coniugato e incensurato, ha esibito
una regolare carta di identità, rilasciata dal Comune di Bologna nel 2009. La persona denunciata è titolare di una
Carta di Soggiorno per Stranieri a tempo indeterminato, rilasciata dalla Questura di Bologna. Alla vicenda hanno
assistito altre due impiegate.
Dal Comando Provinciale Carabinieri di Bologna
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