lunedì 15 luglio 2013

Un percorso tra i boschi di Grizzana per incontrare gli antichi Etruschi.

La stipe votiva rinvenuta negli
scavi di Monteacuto Ragazza.
 Come il ‘genio della lampada’ gli Etruschi sono riapparsi a Monteacuto Ragazza, riappropriandosi del loro santuario sulla cima del monte che fiancheggia l’attuale caseggiato della frazione di Grizzana Morandi , dedicato al ‘culto del filmine’. Ma la posizione dominante del sito consentiva anche di avvistare ogni arrivo dalla Toscana per prepararsi ad ogni eventuale attacco.

 A sfregare la ‘lampada magica’ un cacciatore di frodo che, nel 1882, nel girovagare sulla cima di quel monte nella speranza di incontrare qualche animale  selvatico  ‘inciampò’ in un bronzetto a figura umana. Affascinato da quel bell’oggetto frugò ancora e ne portò alla luce altri due. Verificato che, come aveva sperato in un primo momento, le statue non erano in oro, resosi conto comunque che non erano oggetti  di poco valore, non si recò dalle autorità civili poiché temeva di essere accusato di furto e quindi di perderle, ma  chiese aiuto  al parroco. 

I rievocatori: al centro il generale (al secolo Gianni Passini)
Questi le portò al museo civico di Bologna dove venne immediatamente riconosciuto l’altissimo valore storico  dei magnifici bronzetti. Per il cacciatore fu quindi previsto un corrispettivo d’acquisto. “Allora era così”, ha precisato la direttrice del museo etrusco di Marzabotto Paola Desantis nel raccontare la suggestiva storia del sito.
“Dopo quel primo ritrovamento, venne avviata una ricerca ufficiale il cui lavoro fruttò altri 7 bronzetti votivi e soprattutto una cinta muraria di 4 per 4 metri ritenuta la base uno degli altari del santuario. L’acropoli di Marzabotto ne ha una di misure identiche. Poi le ricerche furono sospese e solamente nel 2007 si tornò a indagare il sito e si intende proseguire”, ha aggiunto la direttrice.
L'ingresso all'area sacra-
Le ricerche hanno permesso di identificare nella parte meridionale del pianoro, quella affacciata sul massiccio del Monte Vigese, il punto centrale del culto. La fondazione quadrangolare che circoscriveva il pozzo da cui provengono 14 bronzetti e un cippo con iscrizione etrusca, oggi conservati al Museo Civico Archeologico di Bologna.
All’estremità settentrionale del pianoro sono stati individuati i resti di un’ampia costruzione , in cui sono stati trovati resti di granaglie e oggetti di uso quotidiano.

C'è stato chi per salire si è aiutato con mezzi meccanici. 
Ieri è stato inaugurato il sentiero, ovvero il tracciato etrusco, che porta al sito. Da visitare per il valore storico e anche per la bellezza panoramica che offre.  Ad adottare e prendersi cura delle vestigia di quella storia etrusca sono poi stati incaricati gli studenti della scuola dell’obbligo di Grizzana Morandi e di Vergato

Ci piace riportare la presentazione della giornata inaugurale divulgata dagli organizzatori:

“Di fronte, le valli del Setta e del Brasimone, di fianco l’imponente massiccio del Vigese e in lontananza, sullo sfondo, la valle del Reno.
Benvenuti nel sito del santuario etrusco di Monteacuto Ragazza. Nulla è più visibile del sacro luogo di 2500 anni fa, il cippo e i bronzetti rinvenuti negli scavi sono esposti da anni al Museo Civico Archeologico di Bologna.
Eppure da qui gli Etruschi non hanno mai traslocato: uguale il paesaggio che ammiravano, identica la suggestione e la magia del sito.
Per questo il Comune e i Lions Club di Grizzana Morandi e la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna hanno creato un nuovo percorso naturalistico-archeologico che consenta di conoscere caratteristiche e vicende di questo luogo sacro agli antenati etruschi”.

 Il sindaco Leoni taglia il nastro: alla sua sinistra 
Minghetti, alla destra Desantis e Gambari
L’’inaugurazione  è avvenuta alla presenza del Sindaco di Grizzana, Graziella Leoni, che dopo aver precisato che in quel luogo ‘2500 anni fa prosperava una delle civiltà più importanti del mondo antico”, ha anticipato che è volontà dell’amministrazione comunale dedicare una sala di Villa Mingarelli, dove dovrà sorgere la nuova biblioteca comunale, alla civiltà etrusca, con particolare riferimento alla storia locale. Nel suo intervento, Aldo Minghetti, presidente, dei Lions Club Grizzana Morandi – Caterina De Vigri’, ha ricordato come la direttrice del museo di Marzabotto , Paola Desantis  e il Soprintendente per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, Filippo Maria Gambari, hanno saputo coinvolgere i soci nel recupero dell’importante sito storico per Grizzana Morandi.  
Alla cerimonia hanno partecipato, riscuotendo molto apprezzamento,  anche i rievocatori del gruppo “Methlum Kainual” di Marzabotto che in perfetto abbigliamento etrusco hanno reso ancora più reale il ritorno nel tempo di 25 secoli fa.

La Trottina.
L’incontro è terminato con il rinfresco etrusco offerto da Pietro Vicinelli e dal Ristorante Cavanella di Monteacuto Ragazza a base di ‘Trottina etrusca (così chiamata perché in un trekking competitivo in Toscana la squadra di Monteacuto Ragazza si piazzò a sorpresa in una ottima posizione e a chi chiedeva la ragione dell’exploit i podisti spigavano di essersi rifocillati con quel ‘cocktail’ a base di ‘prosecco, limone, zucchero e succo di lampone cresciuto a Grizzana).

Il percorso naturalistico-archeologico, con i suoi pannelli e didascalie, vuole facilitare a tutti l’accesso a questo luogo di grande suggestione caro agli etruschi e favorire una ripresa delle ricerche per approfondirne la conoscenza.

I religiosi

Gli Aruspici

Graziella Leoni e Paola Desantis

Gli intervenuti

Vicunelli con le copie di due bronzetti rinvenuti sul luogo.

Il Soprintendente per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, Filippo Maria Gambari.





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