La stipe votiva rinvenuta negli
scavi di Monteacuto Ragazza.
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Come il
‘genio della lampada’ gli Etruschi sono riapparsi a Monteacuto Ragazza, riappropriandosi del loro
santuario sulla cima del monte che fiancheggia l’attuale caseggiato della
frazione di Grizzana Morandi , dedicato al ‘culto del filmine’. Ma la posizione
dominante del sito consentiva anche di avvistare ogni arrivo dalla Toscana per
prepararsi ad ogni eventuale attacco.
A sfregare la ‘lampada magica’ un cacciatore
di frodo che, nel 1882, nel girovagare sulla cima di quel monte nella speranza
di incontrare qualche animale selvatico ‘inciampò’ in un bronzetto a figura umana.
Affascinato da quel bell’oggetto frugò ancora e ne portò alla luce altri due. Verificato
che, come aveva sperato in un primo momento, le statue non erano in oro, resosi
conto comunque che non erano oggetti di
poco valore, non si recò dalle autorità civili poiché temeva di essere accusato
di furto e quindi di perderle, ma chiese
aiuto al parroco.
I rievocatori: al centro il generale (al secolo Gianni Passini) |
Questi le portò al
museo civico di Bologna dove venne immediatamente riconosciuto l’altissimo
valore storico dei magnifici bronzetti.
Per il cacciatore fu quindi previsto un corrispettivo d’acquisto. “Allora era
così”, ha precisato la direttrice del museo etrusco di Marzabotto Paola
Desantis nel raccontare la suggestiva storia del sito.
“Dopo quel primo
ritrovamento, venne avviata una ricerca ufficiale il cui lavoro fruttò altri 7
bronzetti votivi e soprattutto una cinta muraria di 4 per 4 metri ritenuta la
base uno degli altari del santuario. L’acropoli di Marzabotto ne ha una di
misure identiche. Poi le ricerche furono sospese e solamente nel 2007 si tornò
a indagare il sito e si intende proseguire”, ha aggiunto la direttrice.
L'ingresso all'area sacra- |
Le ricerche hanno
permesso di identificare nella parte meridionale del pianoro, quella affacciata
sul massiccio del Monte Vigese, il punto centrale del culto. La fondazione
quadrangolare che circoscriveva il pozzo da cui provengono 14 bronzetti e un
cippo con iscrizione etrusca, oggi conservati al Museo Civico Archeologico di
Bologna.
All’estremità settentrionale del pianoro sono stati
individuati i resti di un’ampia costruzione , in cui sono stati trovati resti
di granaglie e oggetti di uso quotidiano.
C'è stato chi per salire si è aiutato con mezzi meccanici. |
Ieri è stato inaugurato il sentiero,
ovvero il tracciato etrusco, che porta al sito. Da visitare per il valore
storico e anche per la bellezza panoramica che offre. Ad adottare e prendersi cura delle vestigia di
quella storia etrusca sono poi stati incaricati gli studenti della scuola dell’obbligo
di Grizzana Morandi e di Vergato
Ci piace riportare la presentazione della giornata
inaugurale divulgata dagli organizzatori:
“Di fronte, le valli del Setta e del Brasimone, di fianco l’imponente
massiccio del Vigese e in lontananza, sullo sfondo, la valle del Reno.
Benvenuti nel sito del santuario etrusco di Monteacuto Ragazza. Nulla è
più visibile del sacro luogo di 2500 anni fa, il cippo e i bronzetti rinvenuti
negli scavi sono esposti da anni al Museo Civico Archeologico di Bologna.
Eppure da qui gli Etruschi non hanno mai traslocato: uguale il paesaggio
che ammiravano, identica la suggestione e la magia del sito.
Per questo il Comune e i Lions Club di Grizzana Morandi e la
Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna hanno creato un
nuovo percorso naturalistico-archeologico che consenta di conoscere caratteristiche
e vicende di questo luogo sacro agli antenati etruschi”.
Il sindaco Leoni taglia il nastro: alla sua sinistra
Minghetti, alla destra Desantis e Gambari
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L’inaugurazione è avvenuta alla presenza del Sindaco di
Grizzana, Graziella Leoni, che
dopo aver precisato che in quel luogo ‘2500 anni fa prosperava una delle
civiltà più importanti del mondo antico”, ha anticipato che è volontà dell’amministrazione
comunale dedicare una sala di Villa Mingarelli, dove dovrà sorgere la nuova
biblioteca comunale, alla civiltà etrusca, con particolare riferimento alla
storia locale. Nel suo intervento, Aldo
Minghetti, presidente, dei Lions
Club Grizzana Morandi – Caterina De Vigri’, ha ricordato come la direttrice del
museo di Marzabotto , Paola Desantis
e il Soprintendente per i Beni
Archeologici dell’Emilia-Romagna, Filippo
Maria Gambari, hanno saputo coinvolgere i soci nel recupero dell’importante
sito storico per Grizzana Morandi.
Alla cerimonia hanno partecipato, riscuotendo molto
apprezzamento, anche i rievocatori del
gruppo Methlum Kainual di Marzabotto che in perfetto abbigliamento etrusco hanno
reso ancora più reale il ritorno nel tempo di 25 secoli fa.
La Trottina. |
L’incontro
è terminato con il rinfresco etrusco offerto da Pietro Vicinelli e dal
Ristorante Cavanella di Monteacuto Ragazza a base di ‘Trottina etrusca (così
chiamata perché in un trekking competitivo in Toscana la squadra di Monteacuto
Ragazza si piazzò a sorpresa in una ottima posizione e a chi chiedeva la
ragione dell’exploit i podisti spigavano di essersi rifocillati con quel ‘cocktail’
a base di ‘prosecco, limone, zucchero e succo di lampone cresciuto a Grizzana).
Il percorso naturalistico-archeologico, con i suoi
pannelli e didascalie, vuole facilitare a tutti l’accesso a questo luogo di
grande suggestione caro agli etruschi e favorire una ripresa delle ricerche per
approfondirne la conoscenza.
I religiosi |
Gli Aruspici |
Graziella Leoni e Paola Desantis |
Gli intervenuti |
Vicunelli con le copie di due bronzetti rinvenuti sul luogo. |
Il Soprintendente per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, Filippo Maria Gambari. |
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