martedì 22 marzo 2011

No alle perforazioni nella valle del Reno


Dopo, la presa di posizione del Consiglio comunale di Sasso Marconi che, con un ordine del giorno votato all’unanimità, ha bocciato la proposta di indagine nel sottosuolo del comune e di sfruttamento, a fini estrattivi, di eventuali giacimenti di idrocarburi presenti, si è tenuta una riunione in Comune di Sasso Marconi, coordinata dall’assessore all’ambiente PierPaolo Lanzarini, al fine di affrontare la delicata tematica. Alla riunione hanno partecipato diverse amministrazioni dei comuni coinvolti, fra cui quelle di Loiano, Monghidoro, Savigno e Monzuno, e rappresentanze di Legambiente e del comitato ‘No Turbogas.

I cittadini hanno già avviato una loro indagine e stilato un elenco di ‘integrazioni’ da presentare in sede di valutazione di Via. Hanno esposto agli amministratori i risultati del loro lavoro e hanno elencato i pericoli che le tecniche impattanti di indagine che si intendono attuare possono procurare all’ambiente.

Il timore espresso dai presenti è quello che la procedura possa essere attuata senza tener conto della volontà espressa dai comuni. Tutto potrebbe avvenire al di sopra della testa degli enti locali

La riunione si è conclusa con l’impegno degli amministratori di coinvolgere i Consigli Comunali e di organizzare incontri con i cittadini per discutere dell’importante tematica.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

...per quanto tempo potremo vivere sulle nuvole?...

Anonimo ha detto...

I vecchi pozzi di metano erano fra Marano e Silla sulle rive del Reno, probabilmente trivelleranno da quelle parti. Sarebbe già un successo se i prodotti del sottosuolo non venissero regalati alle compagnie. Figuratevi il mio entusiasmo di pescatore nel pensare a come verrà ridotto il Reno.