mercoledì 16 marzo 2011

ZORRO torna ad attaccare i metodi della raccolta dei rifiuti a Sasso Marconi


Si è rifatto vivo ‘Zorro del porta a porta’, ribadendo la volontà di rimanere anonimo per evitare gli ‘strali’, ritenuti pericolosi, dell’amministrazione comunale.

Zorro motiva la sua ricomparsa sulla scena, per aver verificato al momento della messa in atto delle modifiche per il 2011 come la sua critica alla raccolta differenziata ‘porta porta’ fosse fondata.

“I sacchetti verdi per gli sfalci e i rifiuti del giardino sono sensibilmente più piccoli dei precedenti arancioni”, scrive Zorro. “Inoltre debbono essere pagati. Ciò comporta che in sostanza si impone al cittadino una ‘tassa’ aggiuntiva che lievita la percentuale di aumento dell’importo per la raccolta a carico delle famiglie, poiché i sacchetti rusco dovranno aumentare di numero rispetto a quelli dello scorso anno . A chi poi obbiettasse che non tutti dispongono del giardino e che coloro che ne possiedono uno sono dei privilegiati, va ricordato che l’ammontare della tassa dei rifiuti è stato individuato valutando i metri quadrati delle abitazioni e quelli del giardino. Il totale è stato ottenuto sommando l’impegno derivante dalla sporcizia della casa e quello del giardino. Chi non possedeva il giardino era valutato con il solo parametro dell’abitazione”.

La lama dell’eroe anonimo affonda poi sull’organizzazione.

“Per avere questi benedetti sacchi verdi ho dovuto fare prima la fila all’ufficio ambiente per avere i sacchetti e poi una seconda (in buona compagnia con altri, lì per lo stesso motivo) per pagare, con doppia perdita di tempo per il solito ‘cittadino’ vessato. Non credo sia così difficile organizzarsi in modo tale da rendere le cose più semplici al sempre più ‘becco e bastonato’ contribuente.

Il cambio dei colori dei sacchetti per alcuni rifiuti ha posto tutti nella più grande incertezza. Lo testimoniano le montagne di sacchi neri e arancioni rimasti in strada perché, posti nella convinzione di operare in modo giusto, non sono stati raccolti dagli addetti in quanto non più del colore appropriato. Si sentono le più svariate testimonianze su ciò che sta accadendo. C’è chi dice che gli operatori ‘fotografano’ i contenitori sbagliati che non raccolgono, probabilmente per avere prova di aver agito in modo legittimo non raccogliendo i sacchetti.

Qui siamo nel settore dei racconti da verificare. Mi permetto comunque di rilevare che, se si vuole veramente una raccolta differenziata porta a porta, le persone vanno agevolate, non abbandonate. E che le promesse di risparmi vanno concretizzate non smentite.

Una informazione precisa e tempestiva poi è indispensabile: il cittadino andava informato meglio e molto prima dei cambiamenti e non a ridosso di essi .

Le risorse aggiuntive che vengono richieste dovrebbero rendere possibile tutto ciò”.

La redazione: pubblichiamo anche se l’autore è anonimo perché l’argomento è certamente di attualità.

1 commento:

Anonimo ha detto...

...meditate gente, meditate alla prima frase di Zorro... ha scritto quello che in molti pensano ma non dicono ....