sabato 6 novembre 2010

Ciclista all'ospedale causa i cervi.

In un momento in cui infuriano le polemiche per i danni da animali la cronaca deve registrare un pericoloso incidente provocato da due cervi ai danni di un ciclista cinquantaduenne, Diego C. di Granarolo dell’Emilia. L’uomo è finito all’ospedale con sei costole rotte e la clavicola della spalla destra fratturata. L’incidente è avvenuto poco dopo le undici sulla strada che mette in comunicazione Medelana di Marzabotto con la Porrettana. L’uomo, racconta uno dei soccorritori il biker Claudio Dardi di Monte San Pietro, saliva da Lagune e aveva da poco superato il castello di Medelana quando una coppia di cervi gli ha attraversato la strada per raggiungere la boscaglia nella parte opposta. Ma, evidentemente disturbata, è tornata sui suoi passi ed è balzata sulla strada di nuovo a pochi centimetri dal ciclista che non ha potuto evitare lo scontro. L’uomo è caduto rovinosamente a terra ed ha perduto i sensi. L’amico con cui stata effettuando l’escursione, il bolognese Domenico L., lo ha subito soccorso. Sono poi sopraggiunti altri quattro bichers, tra cui Claudio Dardi, che hanno chiamato il 118. Sono intervenuti tempestivamente i volontari della Pubblica Assistenza di Sasso Marconi e l’elisoccorso del 118 che ha provveduto al trasporto del ferito all’ospedale Maggiore di Bologna. Il fatto avrebbe potuto avere un epilogo ancora più drammatico se la coppia di animali fosse sopraggiunta con qualche frazione di secondo in ritardo poiché avrebbe travolto i due ciclisti con conseguenze ben più gravi. Claudio Dardi ha voluto ringraziare i soccorritori per il loro intervento immediato e molto professionale. “Mi auguro che il ciclista ferito” ha poi sottolineato, “abbia il dovuto risarcimento dagli enti pubblici cui compete la gestione degli animali selvatici”. Il problema degli incidenti provocati dagli animali liberi in natura e di grossa stazza è molto sentito dai frequentatori delle strade della collina e della montagna bolognese in quanto è frequente imbattersi in selvatici che si spingono sempre più anche nelle vicinanze delle zone maggiormente residenziale.

1 commento:

C.Zeccq ha detto...

La cosa è particolarmente fastidiosa.
Il programma di sviluppo delle strade e di crescita edilizia, demografica e turistica deve prevedere l'eliminazione (oltre dei campi, pascoli e dei boschi che essa attraversano) anche di tutte quelle fastidiose specie animali.
Ma come si permettono quei cornuti di attraversare la strada mentre il signore uomo passa in bici?
Non hanno visto i cartelli?
Abbatteteli tutti, così impareranno per sempre.

P.S.
Una soluzione migliore potrebbe essere di realizzare un centro commerciale e un programma di "riqualificazione" e di sviluppo del territorio, in modo che quei cervi non ci siano più.
Un bel parcheggio con i lampioni, si abbattono le querce che in questo periodo con le ghiande attirano quei brutti animali, si cresce e si risolve il problema.
Ohllà.