domenica 21 novembre 2010

Ma! Scherzano o dicono davvero?












Scherzano o dicono davvero? Il dilemma sempre più frequente in cui si trova a dibattere il cittadino che vuole comportarsi in modo rispettoso delle leggi e dei regolamenti. L’ultimo esempio l’ha fornito l’intervento della Provincia che, in ossequio al nuovo codice della strada, ha regolamentato gli obblighi dell’automobilista che deve percorrere le strade provinciali della collina e della montagna durante l’inverno. Dal 15 novembre l’automobilista la vettura dovrà essere dotata di gomme antineve o avere le catene a bordo. In caso di neve o ghiaccio, chi non avrà le gomme adatte, dovrà avere le catene montate. L’ordinanza faceva anche un chiaro invito ai Comuni montani a fare altrettanto per allargare la direttiva alle strade comunali. La novità consiste nel fatto che l’obbligo di munirsi di attrezzature invernali è per tutto il periodo compreso fra il 15 novembre e il 15 aprile, indipendentemente dalla situazione meteorologica. Una verifica fra i Comuni per valutare se l’invito della Provincia è stato accolto o meno ha messo in luce un quadro piuttosto deludente. Gli unici a prendere le cose veramente sul serio sono stati gli automobilisti e non tanto per obbedire alla regolamentazione della Provincia, ma perché coscienti che a non essere adeguatamente attrezzati si rischiano incidenti e si può causare un disagio generale bloccando le strade. Competenti a controllare e quindi a infliggere le conseguenti sanzioni sono tutti i corpi di polizia, fra cui quelli comunali. Ma nessuno risulta aver fatto finora contravvenzioni. Sono gli automobilisti ad essere virtuosi o gli agenti a essere negligenti nei controlli? Un agente della Polizia municipale di Sasso Marconi spiega: “Si tratta di strade provinciali, dovrà quindi essere la Polizia provinciale a controllare”. Il comandante Liano Fantuzzi addirittura si chiama quasi fuori: “Il tema è all’attenzione dell’ufficio tecnico che dovrà provvedere all’installazione dei cartelli”. Il più sensibile, fra gli interpellati, il comune di Granaglione che ha avviato una campagna di sensibilizzazione e informazione: “Alla notizia dell’obbligo le autofficine sono state prese d’assalto” ha spiegato il comandante della Polizia comunale Ermanno Cloriti. “Dal canto nostro abbiamo, fra l’altro, dato una esatta informazione ai gommisti perché riferiscano corrette indicazioni ai loro clienti”. Il gommista Francesco Bernardoni di Sasso Marconi ha detto: “Abbiamo dotato di gomme termiche qualche macchina in più rispetto allo scorso anno. In molti credono che si debba essere attrezzati solo in caso di neve o ghiaccio”. Il collega Luca Orsini conferma: “Abbiamo venduto solamente qualche catena in più”. Fra chi monta le termiche da quest’ultimo, Stefano Stanzani: “Ho vissuto esperienze che mi hanno fatto capire quanto sia importante essere attrezzati”. Milena Albertin è incerta: “Stiamo valutando il da farsi. Dotarsi tutti crea problemi al bilancio famigliare”. Silvia Voskova non ha dubbi: “Attrezzarsi è indispensabile per chi vuole viaggiare in montagna”. L’autista di bus Leonardo Stefanelli precisa: “Siamo ovviamente attrezzati per l’inverno”. Giovanni Teresi: “Ho le catene a bordo”. Maria Nanni ha sia le gomme termiche sia le catene a bordo e Silvia Tibuzzi aggiunge: “Ho le gomme termiche. Per le donne è impensabile montare le catene”. Infine l’assessore di Monzuno Gianluca Musolesi spiega che il Comune sta valutando il da farsi.

A creare ancor più confusione sulla materia ‘gomme da neve montate o catene a bordo’ imposto dalla Provincia per le proprie strade si aggiunge la richiesta del capogruppo Udc in consiglio Provinciale Mauro Sorbi di ritirare l’Ordinanza che impone tale obbligo perché inapplicabile. “ Il provvedimento presenta caratteri di illegittimità”, sostiene Sorbi. “Manca la segnaletica”, precisa poi. “Il codice della Strada dice che nelle strade indicate dall’ordinanza le prescrizioni dovrebbero essere rese note al pubblico mediante i prescritti segnali. Attualmente un segnale idoneo non esiste perché quello classico con la gomma ‘catenata’ prescrive l’obbligo solo se c’è una nevicata in atto. Appare poi discutibile l'equiparazione fra gomme invernali e catene da neve (per evitare la multa basta una delle due soluzioni) che invece hanno destinazioni completamente differenti, in quanto le prime vanno bene su fondi bagnati e con nevischio con temperature al di sotto dei 7 gradi, mentre le catene vanno montate quando il fondo stradale è completamente ricoperto di neve o ghiaccio. Una pacchia per chi volesse difendersi dinanzi ad un Ufficio del Giudice di pace,” sostiene il capogruppo.“ La soluzione ideale sarebbe che il provvedimento fosse ordinato a livello nazionale e inserito nel Codice della Strada. Si eviterebbero così confusioni nei cittadini e nelle stesse Forze dell’Ordine”, conclude.

E’ la ricerca e l’individuazione del cartello adeguato all’ordinanza della Provincia a bloccare coloro che sono preposti a dare attuazione alle indicazioni dell’ordinanza. Il comandante della Polizia comunale di Pianoro, Marcello Ferrari, spiega: “C’è ancora qualche problema da risolvere come quello di un cartello che orienti in modo preciso l’automobilista. Una segnaletica adeguata insomma. Poi si interverrà con una ordinanza comunale”. E’ ancor più precisa il comandante della Polizia comunale di Monte San Pietro, Alessandra Tirelli: “Il cartello che siamo abituati a vedere, una ruota ricoperta da catene, andava bene perché si riferiva solamente ai momenti di ghiaccio o di neve. Ora un nuovo cartello dovrebbe indicare chiaramente che le prescrizioni si riferiscono al periodo che va dal 15 novembre al 15 aprile. Quindi o si aggiunge ai cartelli già presenti una targhetta con le date o si copre il cartello nei periodi esclusi dall’ordinanza. Monte San Pietro fortunatamente ha cinque tabelloni luminosi in corrispondenza dei centri maggiori lungo la provinciale e abbiamo indicato su questi i periodi di validità dell’ordinanza. E’ però una situazione specifica del nostro comune”, ha chiarito. Il comandante di Marzabotto Carlo Poletti pur non giudicando questo il problema dei problemi, ha precisato che solo in futuro saranno avviati a Marzabotto servizi di controllo specifici per una valutazione sull’ottemperanza degli automobilisti alla ordinanza della Provincia.

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