Sasso Marconi ha aperto i suoi castagneti alla visita dei cittadini per consentire la raccolta in proprio dei pregiati marroni dell’Appennino. Molto frequentato il castagneto ‘Acquaderni’ di Mongardino dove era possibile, oltre a raccogliere i frutti fra le foglie e i ricci, gustare le caldarroste con il vino nuovo. L’accoppiamento era un tempo d’obbligo e il tipo di assaggio segnava la fine dei lavori in campagna. Meta di moltissimi anche il castagneto di Mezzana sulla piana di Pontecchio Marconi. L’ampio appezzamento alberato è particolarmente apprezzato perché è tutto pianeggiante e quindi percorribile in modo facile e assolutamente sicuro. Anche in questo caso, chi ha approfittato dell’occasione per trasformarsi in un ‘agricoltore di collina’, ha potuto dopo la fatica della raccolta, approfittare delle tante possibilità di ristoro predisposte in un accogliente spiazzo all’ingresso del castagneto. L’intero paese si è comunque mobilitato per essere accogliente ed esaltare l’offerta dei marroni. Le caldarroste si potevano infatti trovare nel centro di Mongardino, nella piazzetta di via del Mercato a Sasso Marconi capoluogo e al centro di Borgonuovo. Qui l’artefice della cottura era Athos Neri, conosciuto come il Grondaia, il quale con una attrezzatura unica e mescolando i marroni con le mani ricoperte da guanti, ha portato a cattura una grande quantità di marroni. Al Consorzio agrario di Sasso Marconi si è svolta invece una dimostrazione di ‘ability’: alcuni cani di razza border collie, razza nota per la capacità di conduzione delle greggi, sono stati impegnati nella guida di un gruppo di anatre irlandesi lungo un tragitto prestabilito. La dimostrazione è stata molto apprezzata.
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