Nella valle dell’Olivetta di Sasso Marconi il passaggio al digitale terrestre non è il benvenuto, anzi, c’è il rischio che porti il black out televisivo. La vallata, nella quale si trovano alcune centinaia di utenti, ha potuto fino a ora ricevere il segnale televisivo grazie a un ripetitore di fortuna, montato sul braccio di una gru a Rasiglio. Se fino ad ora la situazione è stata tollerata un po’ da tutti, la Rai non intende avallare ulteriormente la presenza di un ripetitore che non rispetta le prescrizioni di legge. Ha quindi deciso la dismissione. Per i telespettatori dell’Olivetta, se tali vogliono rimanere, non rimane quindi che l’installazione presso la propria abitazione della parabola per la ricezione via satellite poiché per loro il prossimo 30 novembre il segnale terrestre non arriverà. Nella stessa giornata sarà spento anche l’attuale segnale analogico. Si è tenuto un incontro promosso dalla consulta di frazione alla ricerca di una soluzione che non ha dato indicazioni soddisfacenti. L’unica alternativa è quella della costituzione di un ‘gruppo d’acquisto’ con la finalità di spuntare prezzi di favore per la fornitura di parabola, decoder e materiali necessari, ma pare non aver avuto molte adesioni anche perché la spesa principale è quella dell’installazione. E’ partita quindi la caccia all’antennista in un periodo in cui questi professionisti sono piuttosto oberati di lavoro. Moreno Ferrini ha commentato la vicenda dicendo: “E’ incredibile che nel 2010 non si possa vedere la TV”. Ermanno Gasperini ha aggiunto: “Siamo tornati indietro di 50 anni. Almeno allora il primo canale si vedeva”. Pasquale Zambuto ironizza: “Vorrei essere un antennista, il momento per loro è buono”. Marco Lippi lamenta la scarsa informazione: “Potevano dirlo prima. Ci saremmo organizzati per tempo”. Daniela Ciullo conclude: “ E’ scandaloso che non si sia intervenuti in tempo utile per garantire il passaggio nei termini previsti”.
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