Sulla punta delle lance, l'istituzione dei Centri di Assistenza Urgenza (CAU)
Apprezzata partecipazione di pubblico alla manifestazione
che si è tenuta ieri davanti al presidio ospedaliero di Vergato, numerosa
nonostante il periodo di ferie abbia allontano tanti.
L’incontro, voluto dai sindacati confederali, Cigl,
Cisl e Uil, è stato indetto per sollecitare la pubblicazione del nuovo piano di
riordino sanitario che si vuole attuare per portarlo alla conoscenza generale.
Al momento le notizie sono scarse e affidate alle sole indiscrezioni, di ufficiale non c’è nulla. Soprattutto
preoccupa la mancata previsione di nuove risorse e ciò fa ritenere che vi sia l’intenzione di non attuare le
migliorie promesse e di cui l’ospedale di Vergato ha bisogno per assicurare un
servizio adeguato alla fascia di vallata di cui è punto di riferimento
sanitario. Se non sarà possibile contare su nuovo personale, ogni miglioria
rimane nella sfera delle intenzioni.
Condanna, senza possibilità di grazia, della proposta di introduzione del Centro di
Assistenza Urgenza (CAU) che dovrebbe sostituire il Pronto Soccorso. La nuova
istituzione, affidata a operatori dell’ex Guardia Medica, avrebbe la finalità
di assistere i casi di minore pericolosità,
i codici bianchi, per alleggerire
così i Pronto Soccorso che rimangono in
attività. La proposta viene ritenuta l’ennesima prova che si vuole dequalificare il servizio che l’Ospedale di
Vergato ha e vuole continuare ad assicurare alla sua utenza.
“Già sono stati banditi concorsi per reperire il
personale adatto a questo nuovo servizio a Imola e in Romagna, ma sono andati
deserti se non in un caso,” spiega il consigliere comunale di Vergato Loris Bonantini ( nella foto), “ E ciò è una ulteriore
dimostrazione che il piano è inapplicabile”.
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