giovedì 10 agosto 2023

Il no di Vergato alla proposta di riordino ospedaliero dell’ASL di Bologna.

 Sulla punta delle lance, l'istituzione dei Centri di Assistenza Urgenza (CAU)

 

Apprezzata partecipazione di pubblico alla manifestazione che si è tenuta ieri davanti al presidio ospedaliero di Vergato, numerosa nonostante il periodo di ferie abbia allontano tanti.

L’incontro, voluto dai sindacati confederali, Cigl, Cisl e Uil, è stato indetto per sollecitare la pubblicazione del nuovo piano di riordino sanitario che si vuole attuare per portarlo alla conoscenza generale. Al momento le notizie sono scarse e affidate alle sole indiscrezioni,  di ufficiale non c’è nulla. Soprattutto preoccupa la mancata previsione di nuove risorse  e ciò fa ritenere  che vi sia l’intenzione di non attuare le migliorie promesse e di cui l’ospedale di Vergato ha bisogno per assicurare un servizio adeguato alla fascia di vallata di cui è punto di riferimento sanitario. Se non sarà possibile contare su nuovo personale, ogni miglioria rimane nella sfera delle intenzioni.

Condanna, senza possibilità di grazia,  della proposta di introduzione del Centro di Assistenza Urgenza (CAU) che dovrebbe sostituire il Pronto Soccorso. La nuova istituzione, affidata a operatori dell’ex Guardia Medica, avrebbe la finalità di assistere i  casi di minore pericolosità, i codici bianchi,  per alleggerire così  i Pronto Soccorso che rimangono in attività. La proposta viene ritenuta l’ennesima prova che si vuole  dequalificare il servizio che l’Ospedale di Vergato ha e vuole continuare ad assicurare alla sua utenza.

“Già sono stati banditi concorsi per reperire il personale adatto a questo nuovo servizio a Imola e in Romagna, ma sono andati deserti se non in un caso,” spiega il consigliere comunale di Vergato  Loris Bonantini ( nella foto), “ E ciò è una ulteriore dimostrazione che il piano è inapplicabile”.  


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