giovedì 10 settembre 2020

Acqua ed arte protagoniste del giovedì di Casalecchio di Reno.

Tra la Casa delle Acque e la Chiusa teatro, presentazione di libri, musica e visita guidata

Nei prossimi giorni tre appuntamenti tra la Casa delle Acque e la Chiusa avranno per protagonisti l’acqua e l’arte. Le iniziative fanno parte della rassegna di eventi estivi A mente fresca.

Si comincia oggi, giovedì 10 settembre, alle 19, con “Al tramonto, alla Casa delle Acque”, racconti teatrali di e con Marinella Manicardi che narrerà storie di canali e di acque. Marinella Manicardi è un’attrice che negli ultimi anni si è dedicata, tra altri progetti, al racconto di una Bologna industriosa e capace di nascondere, là dove meno te lo aspetti, opere d’ingegno straordinarie, proprio come la Chiusa. 
Organizzazione di ATER Fondazione/Teatro Comunale Laura Betti e Canali di Bologna in collaborazione con l’associazione Casa delle Acque. Dopo lo spettacolo, pic nic con le proposte del ristorante A stagh ban (#ban) e concerto di Tropical Swinger.

Info e prenotazioni: 389 5950213 - prenotazioni@canalidibologna.it

Sabato 12 settembre, primo appuntamento della giornata alle 10, al cancello della Chiusa, con la visita guidata alla Chiusa di Casalecchio di Reno, a cura di Andrea Papetti per Casa delle Acque APS.

Prenotazione obbligatoria: casadelleacque@gmail.com
Informiamo che lo scivolo della Chiusa è in manutenzione, a valle dello scivolo è stata momentaneamente tolta l'acqua per eseguire l'intervento.

Sempre sabato 12 settembre, alle 11.30, alla Casa delle Acque, “Brunch & Hat - Aperitivo con autore”. Incontro con Cristina Nughes - attrice, autrice, regista, operatrice teatrale. Presenta il suo libro "Quel suo profumo d’estate”*. L’attrice Cristina Nughes sarà accompagnata da Gea Sandri al violoncello. Prenotazione obbligatoria: casadelleacque@gmail.com - WhatsApp 391 7046783.

*Il libro narra la storia di un cappello, un cappello unico. Rende speciale chi lo indossa, ed è reso speciale a sua volta. Non è un cappello magico come si potrebbe pensare, è solo un semplice cappello di paglia finemente intrecciato che ha la fortuna di osservare e attraversare indisturbato tante vite e tante storie. Lo fa passando da una mano all’altra, assistendo a momenti di vita unici, occasioni speciali, situazioni particolari, a volte facendosi direttamente responsabile di destini e legami. E come in un film, ecco che si intrecciano fra loro storie di personaggi semplici e unici, come ogni individuo può esserlo, in una Bologna che si sveste e vuole mostrare la propria anima poetica

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