lunedì 21 settembre 2020

Nessuno Escluso, nasce l’App per segnalare i problemi dei servizi pubblici

Assoutenti, Adiconsum, Lega Consumatori e CTCU lanciano la App Nessuno Escluso per consentire di esprimere il proprio giudizio sui servizi locali, con particolare riguardo alle misure di contenimento del virus
Da Dubbio In questo delicato momento di rientro dopo la fase più acuta della pandemia nasce la APP Nessuno Escluso, pensata dalle associazioni degli utenti e dei consumatori per consentire di esprimere il proprio giudizio sui servizi locali, con particolare riguardo alle misure di contenimento del virus. Questo strumento è stato inserito nell’omonimo progetto finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico con i fondi delle multe antitrust ed è finalizzato a far emergere tutti gli ostacoli che il cittadino spesso incontra prima di poter esercitare i propri diritti, in particolare nell’era del Covid19. “Oggi ci è facile usare i social media e sfogare lì la nostra insoddisfazione quando qualcosa non va – spiega Furio Truzzi Presidente di Assoutenti, capofila del progetto a cui aderiscono anche Adiconsum, Lega Consumatori e CTCU. “Con questa APP vogliamo dare la possibilità ai cittadini, con la stessa facilità e immediatezza, di far conoscere le problematiche sul territorio, sapendo che dall’altra parte troveranno qualcuno capace di prender nota e passare all’azione”.
  App Nessuno Escluso per segnalare disservizi Nessuno Escluso, come funziona la App La APP è scaricabile da Play Store per i dispositivi Android ed entro fine settembre sarà disponibile anche su Apple Store. In pochi click i cittadini potranno rispondere a domande semplici e dirette relative ai servizi pubblici sul proprio territorio comunale, oltre ad avere l’opportunità di aggiungere segnalazioni e messaggi direttamente indirizzati alle associazioni promotrici del progetto. Queste provvederanno a farsene carico concretamente e ad assistere i cittadini. “Il progetto Nessuno E-scluso – tecnologia, disabilità e povertà è nato per tutelare le persone che avendo estremo bisogno dei servizi pubblici non ne possono usufruire appieno per la difficoltà di accesso. Inizialmente la nostra attenzione era concentrata sugli ostacoli che si incontrano a causa di lacune nella propria alfabetizzazione informatica o per ragioni legate alla condizione economica o di disabilità – conclude Furio Truzzi. – Con la pandemia abbiamo voluto estendere e focalizzare la nostra azione anche agli ostacoli rappresentati da questa crisi e dalla sua gestione nel territorio: crediamo che la APP con la sua immediatezza di comunicazione possa essere uno strumento potente di partecipazione e denuncia nelle mani dei cittadini”. Quali servizi potranno essere segnalati? Le diverse tipologie di servizio su cui i cittadini potranno esprimere la propria opinione o inviare segnalazioni, nella fase sperimentale che si concluderà il 31 dicembre 2020, sono le seguenti: servizi sociali trasporto pubblico servizi scolastici, mense, materne e nidi parchi, aree verdi, giardini pubblici, spiagge e centri estivi nettezza urbana biblioteche e musei servizi digitali e a distanza A conclusione della fase sperimentale, a partire da gennaio 2021, l’APP continuerà ad essere strumento di segnalazione delle criticità vissute dai cittadini su altri temi di attualità oltre a quelli elencati, anche in base alle segnalazioni dei consumatori.

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