domenica 1 aprile 2018

Firmato Accordo tra ISPRA/FMI su mitigazione dell’impatto ambientale legato alle attività motociclistiche


L’Istituto per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e la Federazione Motociclistica Italiana (FMI) hanno firmato in data odierna un protocollo d’intesa, della durata di tre anni, che prevede la collaborazione sulla promozione e diffusione della cultura della tutela del patrimonio ambientale nazionale, con specifico riferimento alla salvaguardia delle aree protette, sulla realizzazione di linee di indirizzo per lo svolgimento delle attività motociclistiche amatoriali e agonistiche nel rispetto dell’ambiente e della biodiversità.
In particolare, l’ISPRA renderà disponibili i propri esperti per sensibilizzare e formare il personale afferente alla FMI sulle varie forme di impatto ambientale derivante dalle manifestazioni sportive e sulle possibili mitigazioni degli impatti.
FMI, che riunisce le società e le associazioni sportive del settore motociclistico dilettantistico, ha istituito nel proprio ambito il Dipartimento per le politiche istituzionali, sociale e attività di protezione civile, proprio per una maggiore collaborazione con Enti e Istituzioni dello Stato preposte a garantire la tutela dell’ambiente, la sicurezza e il soccorso pubblico. Nell’ambito dell’Accordo, FMI garantirà la disponibilità  delle proprie strutture per le sperimentazione di metodiche e procedure finalizzate al raggiungimento degli obiettivi di miglioramento ambientale delle attività motociclistiche.
ISPRA e FMI metteranno a disposizione propri esperti, all’interno di gruppi di lavoro ad hoc, per la definizione di Linee Guida utili ad una gestione sostenibile degli impianti, delle strutture e delle manifestazioni.
Il protocollo firmato oggi rappresenta un ulteriore passo avanti nel percorso del nostro Paese verso una cultura sostenibile dell’ambiente e del territorio”- ha dichiarato il Direttore generale dell’ISPRA Alessandro Bratti; “anche un’attività come quella motociclistica che punti al rispetto dell’ambiente circostante contribuisce ad accrescere questa cultura. La collaborazione tra ISPRA e la Federazione contribuirà allo sviluppo di metodi e procedure per il contenimento dell’impatto ambientale e conferisce un valore aggiunto alle attività di questa pratica sportiva”.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Mo cosa volete che gliene freghi, ai nostri enduristi, del rispetto ell'ambiente?

Se da quell'orecchio fossero capaci di sentirci, avrebbero già sentito il coro di circostanziate proteste che si leva da anni!

Anonimo ha detto...

aria fritta : i sentieri sono tutti rovinati dal costante passaggio delle moto enduro!!!!

Anonimo ha detto...

Allora non facciamo niente? Si spera invece che una campagna educativa possa avere qualche risultato

Anonimo ha detto...

Potrebbero utilizzare le cave.

Anonimo ha detto...

L’FMI ha fatto malissimo a permettere a ISPRA di mettere becco nelle loro questioni, i talebani devono essere tenuti isolati, non riusciranno mai più a liberarsi di questa gente. Non sono un motociclista e non possiedo moto, ma frequento (a piedi) boschi e fiumi e tutto questo scempio causato dalle moto non lo vedo, i motociclisti sui sentieri sono talmente rari che se non aumentano l’ambiente è in grado di sopportarli benissimo. Per l’ambiente sono molto più dannosi i possessori di cani perché il loro numero è talmente elevato che l’ambiente non né più in grado di sopportarli e continuano ad aumentare.

Anonimo ha detto...

All'autore delle 17:23.
Forse il tuo occhio non si accorge dei danni causati dalle moto: fatti accompagnare da qualcuno che li conosce e li riconoscerai anche tu. E poi ne sarai spaventato! Altro che cani, qui si parla di frane e dissesto idrogeologico.

Se poi, per te, chi si contrappone agli enduristi (compreso ISPRA, che è un ente dello Stato) è un talebano, allora non è questione di cosa vedono i tuoi occhi, ma di una presa di posizione che hai già fatto: se è così, non cercare pretesti.

Anonimo ha detto...

anonimo delle 17,23 veramente frequenti i sentieri? da ciò che scrivi non pare proprio!!!

Anonimo ha detto...

"...mettere becco nelle loro questioni, i talebani devono essere tenuti isolati..."
A me sembra un linguaggio molto aggressivo, che esprime l'indiscutibilità delle proprie posizioni, che sono giuste in quanto sono le proprie, ma i talebani sono sempre gli altri...
Mi fa un po' ventennio, poi magari sbaglio io, eh!