sabato 14 novembre 2015

Sasso Marconi. Gli studenti incontrano Segrè per conoscere il progetto Fico.

Andrea Segrè
Lezione di 'FICO' questa mattina per gli allievi delle quinte classi dell'istituto Agroambientale Ferrarini di Sasso Marconi e dell'Alberghiero di Casalecchio di Reno.
Il professor Andrea Segrè, presidente del ConsorzioAgroAlimentareBologna e Alessandro Bonfiglioli direttore generale hanno illustrato agli studenti il progetto Fabbrica Italiana Contadina (F.I.CO) la cui struttura, che affianca il mercato ortofrutticolo, ha l'obiettivo di creare a Bologna il più grande centro al mondo dell’agro-alimentare: 8 ettari all'interno dei quali troveranno sede coltivazioni e allevamenti presentati nell'intera filiera. Dalla fase zero del buon cibo italiano, la materia prima e la sua biodiversità. Una grande fattoria in cui campi dimostrativi e allevamenti didattici accoglieranno le principali varietà di cultivar e razze animali autoctone.
La struttura, già ultimata e tutta ricoperta di pannelli, ha già il primato di essere il polo produttivo di energia fotovoltaica più grande d'Europa.

In Fico saranno presenti le migliori aziende, all’opera in 40
laboratori per la lavorazione della materia prima nostrana e per la nascita dei prodotti enogastronomici d’eccellenza con i più grandi Maestri Artigiani del nostro Paese.

Quindi mercati, botteghe e più di 20 punti di ristoro tra ristoranti tematici e chioschi di street food.

Infine il settore 'Didattica e formazione', articolato in 10 aule dedicate alla scoperta delle filiere agroalimentari, percorsi didattici e tour esperienziali pensati per rispondere agli interessi di turisti, gruppi, famiglie, bambini.

I presentatori non lo hanno detto specificamente, ma La Fattoria Contadina si propone di essere uno degli eredi di Expo e continuare la corsa di presentazione delle eccellenze italiane per farle conoscere al mondo. Insomma Fico raccoglie uno dei testimoni delle tante gare avviate da Expo per una tappa della gara.


All'incontro, aperto dal sindaco di Sasso Marconi, Stefano Mazzetti e coordinato dal presidente del locale comitato soci Emil Banca, Valerio Bignami, organizzatore dell'evento, non sono mancati gli interventi dei presenti che, oltre ad un apprezzamento generale, hanno espresso anche interrogativi, come sui collegamenti fra città e Fico, adeguati ad una richiesta che si preannuncia ampia, e considerazioni come quella che la nuova presenza corregge errori programmatici generati dal sovradimensionamento di Caab e dell'inadeguato Civis. Un operatore ha inoltre rilevato come Fico sia utilizzabile solo dalle imprese agricole di grande capacità economica e ciò esclude automaticamente gli agriturismi, quando tale presenza dà notevole lustro all'imprenditoria locale agricola. A quest'ultima perplessità si potrà ovviare, è stato detto, con l'organizzazione in rete degli agriturismi.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Prima distruggono l'economia agricola in montagna( niente campi coltivati, niente fieno, niente bestie in stalla) portando alla fame i contadini montani, poi per convincerci a mangiare insetti, ci dicono che il cibo prodotto non è sufficiente a sfamare tutta la popolazione mondiale, e in cambio ci danno...UN FICO?