martedì 18 agosto 2015

Anche la Procura della Repubblica sta analizzando l'acqua di Lizzano in Belvedere.



Un lettore ha inviato:

La Procura della Repubblica di Bologna ha aperto un fascicolo sul caso dell’acqua contaminata a Lizzano in Belvedere. L’inchiesta, nella quale si ipotizza il reato di 'distribuzione colposa di acqua nociva' non vede al momento alcun iscritto sul registro degli indagati ed è di fatto un procedimento dovuto a seguito della segnalazione dei carabinieri. La Procura, lette le relazioni e le informative, giunte ieri sul tavolo dei magistrati bolognesi, deciderà se e come proseguire. Allo stato nel fascicolo sono presenti le relazioni di Ausl e Arpa che nei giorni scorsi avevano effettuato i prelievi e fatto le analisi sulle acque della città.

La scorsa settimana nel paese dell'Appennino bolognese si erano verificati più di 50 casi di persone che avevano avuto sintomi di gastroenterite. Successivamente le analisi avevano rilevato 'positività' su una serie di campioni di acqua prelevati il 12 agosto, giorno del 'picco' di problemi per cittadini e turisti. Nel 60% dei casi si è dimostrata una presenza, comunque limitata, di batteri. I dati del giorno successivo dimostrarono poi un solo caso di positività, segno che le attività di sanificazione messe in atto fin da subito dal Comune di Lizzano erano stati immediatamente efficaci.

La Procura, che ha già attivato i Nas, ha ora il compito di cercare se possibile le cause dell’inquinamento e verificare le eventuali responsabilità.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Qualche sospetto puo' venire e a tanti e' venuto, pur non sapendo nulla...

Anonimo ha detto...

Ma non era l'acqua migliore che esistesse?
Qualche dubbio viene nella gestione un pò casalinga dell'acquedotto da parte del Comune.
Certo che a quegli ottanta che si sono inerpicati sino a Lizzano a bere l'acqua "speciale" per poi trovarsi ricoverati in ospedale deve andare tutta la nostra solidarietà.

Anonimo ha detto...

Concordo con il primo commento, il periodo in cui è avvenuto il fatto era il più idoneo a danneggiare l'immagine dell'acquedotto rimasto indipendente. Vedremo cosa scoprirà la procura.

Anonimo ha detto...

L'acqua fa gola alle grosse Multiutility, niente di nuovo sotto il sole.
E magari scopriamo che con questa gestione le bollette sono più contenute rispetto agli altri comuni più a valle che non gestiscono la risorsa nella stessa maniera.