martedì 14 febbraio 2012

Una buona contraffazione di Picasso vale due milioni e mezzo di euro.



Nelle foto, l’ottima contraffazione del ‘Busto of Woman”, di Picasso (valore stimato, se venduto, 2.500.000,00 euro), il ‘Vaso di Fiori’, contraffazione di opera di Filippo de Pisis (valore stimato, se venduto, di 50.000,00 euro) e il dipinto del '600 trafugato ad Assisi nel 2006 e ritrovato a Ferrara presso un antiquario. Sono tre delle opere sequestrate , lo scorso anno, dal Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Bologna. .




In un incontro con la stampa il Comando Provinciale di Bologna ha illustrato ‘l’attività repressiva’ e i risultati raggiunti nel 2011 dai Carabinieri del Nucleo TPC di Bologna, la cui entità trova miglior forma nei dati che seguono:

Sono stati sequestrati e recuperati complessivamente 15.226 opere d’arte e beni culturali (+97% rispetto all’anno 2010) e sono state deferiti in stato di libertà 29 individui (-35% rispetto all’anno 2010). L’importo complessivo dei valori dei beni culturali recuperati e sottratti al mercato illecito è 1.356.600 euro complessivi per i beni archivistici, antiquariali ed archeologici e di 5.173.000 euro per quelli risultati contraffatti e falsificati.

Le attività d’indagine sono state coordinate da varie Procure della Repubblica del territorio emiliano-romagnolo e nazionale. Fondamentale è stata l’osmosi operativa con i reparti territoriali e specializzati dell’Arma, in particolar modo con il Nucleo Elicotteri di Forlì con i quali sono stati effettuati i controlli delle aree paesaggistiche ed archeologiche.

La Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici e le Soprintendenze dell’Emilia Romagna e dell’Università di Bologna hanno fornito consulenze e pareri sul valore delle opere d’arte che hanno permesso l’emissione di perquisizioni e sequestri per il recupero di opere d’arte, autentiche o contraffatte.

Tra le opere d’arte recuperate sono state segnalate:

§ un dipinto olio su tela del XVIII^ secolo del pittore Lorenzi Francesco;

§ un dipinto olio su tela del XVIII^ secolo del pittore Francesco Conti;

§ un dipinto olio su tela del XVII^ secolo, raffigurante “Madonna, bambino e santi”;

§ due dipinti olio su rame del XVI^ secolo attribuiti ad Annibale e Ludovico Carracci;

§ due bozzetti di pale d’altare del XVI^ secolo trafugati in Francia e segnalati come oggetto di ricerca internazionale da Interpol.

Il Nucleo TPC di Bologna nell’anno 2011 ha continuato a concentrare le sue attività d’indagine sulle opere falsificate e contraffatte di artisti importanti, esponenti dell’arte contemporanea italiana ed internazionale, individuando, sequestrando e riuscendo così a sottrarre dal mercato opere che spacciate per ‘uniche’, pronte ad essere vendute per milioni di Euro.

Gli esiti delle numerose indagini svolteconfermano che l’attività criminosa è in continua espansione, per una concomitante serie di cause. Alcune di carattere tecnico, concernenti in particolare le modalità di riproduzione seriale proprie dell’arte contemporanea, altre connesse al fatto che tale mercato è molto fertile perche foriero di facili guadagni.

Il Nucleo ha perciò affinato l’attività di contrasto, continuando a rivolgere l’attenzione non tanto alle singole evenienze del mercato, ma alle filiere organizzate che dalla produzione arrivano sino alla commercializzazione.

Di “De Pisis, Picasso, Lomi, Cascella, Arman” le opere d’arte contraffatte e sequestrate dal Nucleo nel corso dell’anno.

Le verifiche sulla autenticità delle opere vengono effettuate anche con il ricorso a metodi scientifici per i quali anche il reparto di Radiologia degli Ospedali Sant’Orsola e Bellaria hanno dato la disponibilità nella sottoposizione delle tele ai raggi “x”.


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