sabato 3 dicembre 2011

A scuola di 'legalità'.


I ragazzi dell’Istituto alberghiero di Casalecchio di Reno e dell’agraro-ambientale di Sasso Marconi hanno seguito oggi, sabato 3 dicembre, gli interventi di Silvio Barbero (Slow Food), Simone Fabbri (Cooperare con Libera Terra), Lucio Cavazzoni (Alce Nero e Mielizia), Adriano Turrini (Coop Adriatica) sul tema del cibo e della legalità.

Non può esistere un cibo buono se l’agricoltura che lo produce e la filiera in cui è inserito non poggia le sue basi su rispetto, onestà ed equità,” è stato sottolineato.

Il convegno conclude l’attività avviata dal comune di Sasso Marconi con l’Aula di Educazione Alimentare -Non è la solita Zuppa-, ‘per stimolare una maggiore consapevolezza sul rapporto tra cibo, etica e legalità’. Per questo ha attivato una collaborazione con gli Istituti superiori locali, coinvolgendo direttamente i ragazzi nella filiera agro-alimentare. L’attività con le scuole è iniziata a novembre, quando gli operatori di Libera, delle cooperative Libera Terra e Cooperare con Libera Terra, hanno incontrato gli studenti negli Istituti , affrontando temi come l’uso sociale dei beni confiscati alle mafie e analizzando il significato dei concetti di legalità, responsabilità, cittadinanza attiva e consapevole, impresa sociale, agricoltura biologica e turismo responsabile.

Particolare emozione ha suscitato il ricordo di Angelo Vassallo, portato dal figlio Antonio. Angelo, sindaco di Pollica, è stato assassinato nel settembre del 2010 per la sua convinta battaglia per una politica pulita e legale. Nel ricordare il padre Antonio non ha saputo trattenere il pianto, coinvolgendo nel suo dolore l’intera platea.

Il sindaco Stefano Mazzetti ha concluso i lavori invitando tutti a svolgere un ruolo da protagonisti affinché non si debba più organizzare un incontro in cui il figlio di un sindaco piange la morte del padre solo perché ha fatto il suo dovere, e si debbano illustrare esperienze di lavoro improntate alla legalità come quelle di Alce Nero, di Libera Terra di Coop Adriatica, presentandole come eccezionali quando invece dovrebbero rappresentare l’assoluta normalità.

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