I funerali giovedì 27 luglio, alle 10 , nella Chiesa di San Pietro a Sasso Marconi
Tonino, assieme al figlio, mostra un tartufo gigante
Ha terminato la sua corsa terrena l’indimenticabile Tonino Nobili. Sassese che più sassese di così non si può, ha trascorso l’intera esistenza quale testimone e cultore di una vita paesana che non c’è più. Droghiere per piacere e vocazione, con il suo mestiere riusciva ad entrare nella vita quotidiana di ogni concittadino al tempo in cui la piazza era un teatro e una gazzetta e partecipava alla rappresentazione paesana e al suo dialogo informativo con la delicatezza di chi sa di essere parte di un racconto senza fine dal quale non si vuole allontanare.
Questa delicato affetto per la sua comunità l’aveva riportato su un libro, I Racconti del Salumiere, in cui ha descritto gli episodi che lo videro partecipe e testimone e che resteranno fissati nel tempo a documentare un passaggio storico irripetibile per Sasso Marconi che aveva in lui uno dei più apprezzati campioni.
Fra i suoi propositi vi fu quello di ridare vita alla quercia monumentale di Badolo, disgraziatamente seccata dal tempo. Si era riproposto di trasformare il suo tronco in una scultura da ricollocare sulla base che era rimasta nel terreno lungo la provinciale che sale a Badolo. Il progetto non trovò sostegno e il grande tronco per lungo tempo ha atteso invano gli scultori. Ora Tonino resterà solo nei ricordi dei tantissimi che lo hanno amato e apprezzato per la sua grande umanità.
I bozzetti della scultura |
1 commento:
Tonino un simbolo di Sasso Marconi 🙏
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