Il Club alpino italiano realizzando una puntuale mappatura dei dissesti
presenti nella rete escursionistica dei territori collinari e appenninici compresi
tra Bologna e Cesena, in modo da supportare le autorità competenti nella
programmazione degli interventi di ripristino
La ripresa delle aree montane dell'Emilia-Romagna colpite
dalle recenti alluvioni passa anche dal recupero della
percorribilità della rete escursionistica, frequentata ogni anno
da migliaia di turisti.
Ne è convinto il Club alpino italiano che,
superata la prima fase emergenziale, durante la quale i suoi volontari
hanno dato il proprio contributo nell'aiutare a ripulire dal fango strade e
abitazioni, ha iniziato le ricognizioni sui sentieri della
fascia collinare e appenninica nelle province di Bologna,
Ravenna e Forlì-Cesena.
A essere impegnati nei rilievi sul campo oltre
cento soci delle Sezioni di Bologna, Imola,
Lugo, Faenza, Ravenna, Forlì e Cesena.
«I volontari delle nostre Sezioni hanno iniziato da due
settimane una puntuale mappatura dei dissesti presenti nella rete
sentieristica e sono già a buon punto. Il loro impegno e la loro dedizione
mi riempiono di orgoglio», afferma il Presidente generale del Cai Antonio
Montani. «Siamo a disposizione delle autorità competenti per la
programmazione degli interventi di ripristino proponendo un elenco di
priorità e, come sempre, per intervenire direttamente laddove l'entità
dell'intervento sia compatibile con un impegno portato avanti a titolo
volontario».
A inizio luglio il Cai Emilia-Romagna ha
attivato un conto corrente nel quale la Sede centrale del Sodalizio, i
Gruppi regionali e tantissime Sezioni e singoli soci hanno effettuato
donazioni per dare il proprio contributo alla sistemazione dei sentieri
colpiti dall'acqua e dal fango.
Il presidente del Cai Emilia-Romagna Massimo
Bizzarri evidenzia come le donazioni ricevute si stiano
rivelando molto preziose. «Sui sentieri i nostri volontari impegnati nei
rilevazioni stanno lavorando fianco a fianco con diversi cartografi
digitali professionisti. L'utilizzo della "App del sentierista",
predisposta e messa a punto dalla Struttura operativa Sentieri e
Cartografia del Cai per i Soci che in tutta Italia si occupano del
monitoraggio e della manutenzione della rete escursionistica, permetterà di
far confluire i dati raccolti nel Catasto Nazionale dei Sentieri, restando
così a disposizione anche per necessità future».
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