La commissione Sanità ha approvato la proposta della giunta che riguarda anche l’attuazione del Pnrr
Dubbio segnala:
Per il finanziamento
della spesa corrente del Servizio sanitario regionale per il 2022, la giunta ha
stanziato 9.071,233 milioni di euro con l’obiettivo di accorciare le liste di
attesa, promuovere la sostenibilità economica e mettere a terra i progetti
fissati nel Pnrr.
La delibera è stata
approvata in commissione Politiche per la salute (presieduta
da Ottavia Soncini) e l’assessore alla Sanità Raffaele Donini ha
spiegato: “Non abbiamo ancora il riparto del fondo sanitario in sede nazionale
che sarà compito del prossimo governo. Ma non partiamo da una situazione
ignota. Fondamentale il recupero delle liste di attesa, mettere a terra gli
strumenti del Pnrr e raggiungere gli altri obiettivi della programmazione”. Il
direttore generale Sanità Luca Baldino ha poi precisato: “La
delibera è un’integrazione di un atto già discusso a marzo ed è necessaria per
permettere alle Asl di fare il bilancio preventivo. Abbiamo una serie di
obiettivi molto nutriti il cui nuovo monitoraggio verrà effettuato a fine
ottobre”. Altro obiettivo, confermato sia da Donini che da Baldino è ridurre le
criticità nei Pronto soccorso riducendo il ricorso alle esternalizzazioni che
ha puntualizzato l’assessore “non devono diventare la regola valutando ad
esempio remunerazioni aggiuntive per chi lavora nei ps”.
Per Daniele
Marchetti (Lega): “L’atto non è solo una risposta della giunta alle
pressioni che arrivano dalle opposizioni e dai sindacati ma una sorta di pezza
a una situazione che stava sfuggendo di mano. Ciò che manca sono azioni
parallele per ottimizzare i costi e recuperare risorse per garantire servizi
nonostante un quadro nazionale incerto”. Marchetti ha anche chiesto conto
dell’assegnazione dell’ex direttore della Sanità Licia Petropulacos in un’area
del servizio sanitario dedicata all’emergenza Covid. L’assessore e il direttore
hanno spiegato che di fatto Petropulacos non ha preso servizio perché è andata
in pensione.
Per Francesca
Maletti (Pd): “Con questa delibera viene data la possibilità alle Aziende
sanitarie di approntare il bilancio preventivo. Reputo positivo che la salute
dei cittadini, col recupero delle liste d’attesa, sia metro di valutazione
dell’operato dei direttori generali perché molte persone sono ancora in attesa
delle prestazioni”.
Marta Evangelisti
(Fdi) ha rimarcato: “Il focus dovrebbe tener conto dei
bisogni dei cittadini ma dal documento si evince l’esigenza di far quadrare i
conti. La pandemia ha fatto emergere lo smantellamento passato dei posti letto
e di questo bisogna tenere conto nella programmazione futura. Restano ancora
carenze di medici sportivi e pediatri soprattutto nelle zone dell’Appennino”.
Per Silvia
Piccinini (Movimento 5 stelle): “Il problema non è quello delle risorse ma
il monitoraggio della spesa. La mia preoccupazione è che ogni Asl e ogni
territorio si muove per conto proprio. Quindi no alla lotta tra territori per
coprire la carenza di medici. Servono controllo e misure uniformi oltre a incentivare
di più i medici di pronto soccorso per non farli andare via”.
Per Simone
Pelloni (Lega): “La delibera è importante in un contesto come questo.
Rispetto al 2021 è vero che nel 2022 spendiamo meno perché l’incidenza del
Covid fortunatamente è minore ma non dobbiamo dimenticare che quest’anno e nei
prossimi mesi ci troveremo ad affrontare il tema energetico. La previsione di
spesa non può risultare inalterata con il caro bollette”.
(Lucia Paci)
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