Al via la stagione in oltre metà dei comuni italiani con nuove regole di accensione
Arriva da ENEA il vademecum “Indicazioni essenziali per una corretta impostazione degli impianti di riscaldamento a gas” che ha lo scopo di agevolare l’attuazione delle misure di contenimento dei consumi di metano per il riscaldamento domestico sulla base del recente decreto del Ministero della Transizione Ecologica (n. 383 del 6 ottobre 2022). Il vademecum e il testo del decreto possono essere scaricati qui.
“La prima parte del
manuale richiama le prescrizioni legislative dettate dal ministero e illustra
al cittadino i principali sistemi di gestione degli impianti di riscaldamento
di tipo domestico. La seconda, invece, fornisce indicazioni pratiche per la
regolazione degli impianti nelle abitazioni, in base ai dispositivi di
regolazione e controllo installati”, spiega Ilaria Bertini, direttrice del
dipartimento ENEA di Efficienza Energetica.
La guida, che gli
amministratori di condominio dovranno distribuire ai condòmini, contiene
istruzioni operative su accensione e spegnimento degli impianti a inizio e fine
stagione di riscaldamento, sulla regolazione della temperatura dell’acqua calda
sanitaria e di mandata degli impianti per settare la temperatura interna delle
abitazioni a un massimo di 19°C, salvo eccezioni.
Le misure di risparmio previste dal decreto prevedono per la stagione
invernale 2022-2023 nuovi limiti temporali di esercizio degli impianti termici
(un’ora in meno di accensione al giorno, stagione ridotta di 15 giorni) e la
riduzione di un grado delle temperature. Queste nuove regole si applicano a
tutti i sistemi di riscaldamento alimentati a gas naturale, ad esclusione delle
utenze più sensibili come ospedali, case di cura per anziani, scuole, asili
nido, ecc. ENEA ha calcolato che queste misure amministrative, se attuate
dall’80% delle famiglie italiane, possono comportare un risparmio
nazionale di 2,7 miliardi di mc di
metano e circa 180[1] euro mediamente in meno all’anno in
bolletta per utenza.
Il vademecum fornisce
istruzioni anche sui corretti comportamenti quotidiani, disciplinando
espressamente modalità e tempi per garantire il necessario ricambio d’aria
negli ambienti climatizzati.
“Rinnovare l’aria che
respiriamo permette di eliminare batteri e sostanze inquinanti. Tuttavia, per
cambiare l’aria in un’abitazione è sufficiente mantenere aperte le finestre per
pochi minuti, più volte al giorno, preferibilmente durante le ore più calde e
quando il riscaldamento non è in funzione”, evidenzia Bertini che sottolinea
come sia importante anche mantenere il giusto livello di umidità nell’ambiente
installando un termo-igrometro. “Al di sotto del 40% di umidità in casa –
conclude – il clima diventa troppo secco e batteri e i virus trovano un
ambiente favorevole alla prolificazione, favorendo malattie respiratorie. Al di
sopra del 70%, invece, si forma condensa sulle parti fredde dell’edificio, come
le pareti perimetrali e le finestre, che può portare alla formazione di muffe e
conseguenti allergie”.
Con l’avvio della stagione dei riscaldamenti[2], che quest’anno inizia il 22 ottobre in
oltre la metà degli 8 mila comuni italiani ENEA propone anche 10 regole
pratiche per scaldare al meglio le abitazioni, risparmiare in bolletta
e salvaguardare l’ambiente abbattendo le emissioni di CO2.
La corretta manutenzione degli impianti è la regola numero uno,
non solo in termini di minor consumo di gas ma anche di sicurezza e attenzione
all’ambiente. Prima di riaccendere i riscaldamenti è importante eliminare
l’aria presente nei tubi ed effettuare una buona pulizia dei radiatori per
rimuovere i depositi che possono essersi accumulati durante la stagione estiva.
Inoltre, è importante ricordare che ogni grado in più in casa
rispetto al massimo di 19°C consentiti comporta un aumento del
consumo fino al 10% tenendo presente anche che la temperatura sale di
1-2°C dopo che una persona permane 30 minuti all’interno di una stanza.
Altro suggerimento importante è fare un check-up energetico del
proprio appartamento, affidandosi a tecnici qualificati per la
valutazione dello stato di isolamento termico di pareti e finestre e
dell’efficienza degli impianti di riscaldamento. La diagnosi consente di
individuare eventuali interventi di miglioramento che possono abbattere
i costi anche fino al 40%.
1. ESEGUI LA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI
Un impianto consuma e inquina meno quando è regolato correttamente, è pulito e
senza incrostazioni di calcare. Per chi non effettua la manutenzione del
proprio impianto è prevista una multa a partire da 500 euro (DPR 74/2013).
2. CONTROLLA LA TEMPERATURA DEGLI AMBIENTI
Bastano 19 gradi per garantire il comfort necessario in casa. Per ogni grado in
meno si risparmia fino al 10% sui consumi di combustibile.
3. ATTENZIONE ALLE ORE DI ACCENSIONE
Le nuove regole riducono di 1 ora i tempi di accensione finora consentiti.
Controlla in quale delle 6 zone climatiche d’Italia vivi.
4. INSTALLA PANNELLI RIFLETTENTI TRA MURO E TERMOSIFONE
Anche un semplice foglio di carta stagnola contribuisce a ridurre le dispersioni
verso l’esterno.
5. SCHERMA LE FINESTRE DURANTE LA NOTTE
Persiane e tapparelle o anche tende pesanti riducono le dispersioni di calore
verso l’esterno.
6. EVITA OSTACOLI DAVANTI AI TERMOSIFONI
Posizionare tende o mobili davanti ai termosifoni ostacola la diffusione del
calore verso l’ambiente ed è fonte di sprechi.
7. NON LASCIARE LE FINESTRE APERTE TROPPO A LUNGO
Per rinnovare l’aria in una stanza bastano pochi minuti, mentre lasciare le
finestre aperte troppo a lungo comporta inutili dispersioni di calore.
8. FAI UN CHECK-UP ALLA TUA CASA
Affidati a un tecnico qualificato e fai valutare l’efficienza dell’impianto di
riscaldamento e lo stato dell’isolamento termico di pareti e finestre. Puoi
abbattere i consumi fino al 40%.
9. INSTALLA VALVOLE TERMOSTATICHE
Obbligatorie per legge nei condomini, le valvole termostatiche permettono di
ridurre i consumi fino al 20%.
10. SCEGLI SOLUZIONI DI ULTIMA GENERAZIONE
Sostituisci il vecchio impianto con uno a condensazione o con pompa di calore
ad alta efficienza e adotta cronotermostati, sensori di presenza e regolatori
elettronici a distanza.
[1] Il valore è stato calcolato sui prezzi Arera del I trimestre 2022
nell’ambito dello studio ENEA Azioni per la riduzione del fabbisogno nazionale di gas
nel settore residenziale
[2] Il calendario di accensione previsto dal DM 383/22 stabilisce come
prima data di accensione il 22 ottobre per la fascia E, dove rientrano, ad
esempio, città come Milano e Torino, anche se un’ordinanza del sindaco del
capoluogo lombardo ha posticipato l’avvio al 29 ottobre. L’8 novembre sarà la
volta della fascia D (Roma e Firenze), 22 novembre fascia C (Napoli e
Cagliari), 8 dicembre fascia A e B (Reggio Calabria, Messina e Lampedusa).
Nessuna limitazione per la fascia F (ad esempio Cuneo e Belluno).
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