La Guardia di Finanza di Bologna ha denunciato un imprenditore agricolo per tentata indebita percezione di erogazioni pubbliche. Ha inoltre segnalato per illecito amministrativo derivante da reato, la relativa società, ubicata in un comune della bassa bolognese.
L’attività ha preso le mosse da indagini avviate
d’iniziativa e sviluppate dal Nucleo di polizia economicofinanziaria di
Bologna, grazie anche alle informazioni fornite dalla Regione Emilia-Romagna
nell’ambito dei proficui e sinergici rapporti di collaborazione da tempo
instaurati.
All’esito degli accertamenti condotti dalle Fiamme
Gialle, è emerso che, nella fase prodromica all’erogazione all’imprenditore di
contributi comunitari afferenti al settore della transizione ecologica per 50
mila euro, il denunciato avrebbe
fraudolentemente prodotto, a titolo di rendicontazione, documenti attestanti
circostanze non veritiere. In particolare, l’indagato avrebbe simulato la
compravendita di beni finanziabili con risorse pubbliche facendola risultare
come perfezionata in epoca successiva a quella di presentazione della domanda
di sostegno, mentre, in realtà, la cessione di detti beni era avvenuta in data
anteriore, in palese violazione delle previsioni contenute nel bando regionale.
Tale circostanza, comprovata dai Finanzieri nel corso delle indagini, ha
condotto, a cura della Regione EmiliaRomagna, alla dichiarazione di non
ammissibilità a liquidazione della domanda di pagamento del saldo, con
contestuale revoca del contributo.
L’operazione
testimonia, ancora una volta, la proficua collaborazione istituzionale tra
Guardia di Finanza, Procura della Repubblica, Procura Europea e Regione
Emilia-Romagna, volta a salvaguardare - anche in via preventiva, vale a dire
prima che si verifichino ingenti danni per l’Erario - l’integrità dei bilanci
pubblici e a controllare l’efficace gestione delle risorse pubbliche.
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