sabato 4 luglio 2020

Monzuno. Dopo la versione virtuale, la mostra “Anti virus” apre ai visitatori

La mostra, pensata e organizzata nel febbraio 2020, è stata poi sospesa e trasformata in una esposizione virtuale. Adesso le opere sono finalmente visibili al pubblico nel rispetto delle norme anti-Covid 19

Malossini - Kano
di Carmine Caputo

Aprirà i battenti oggi, sabato 4 luglio, alle 17, la mostra “Anti Virus – prodotto in Bologna” a cura di Sandro Malossini di Felsina Factory, organizzata in collaborazione con il Comune di Monzuno. Non è prevista una vera e propria inaugurazione per rispetto delle norme di prevenzione sanitaria, ma già il fatto di poter mostrare al pubblico le opere di una trentina artisti è motivo di soddisfazione per gli organizzatori. L'esposizione è ospitata dalla biblioteca Mario Marri di Monzuno che si trova esattamente sul percorso della Via degli Dei, tanto trafficata in questi giorni estivi.
«La mostra si chiama anti virus prodotto in Bologna non a caso, e il sottotitolo potrebbe essere l'arte come medicina, medicina dello spirito, del sentimento. Abbiamo raccolto artisti che attraverso le loro opere ci trasmettono un messaggio di speranza per un mondo migliore, per un mondo diverso» spiega Sandro Malossini.
La mostra è stata pensata e organizzata nel febbraio 2020, con l'obiettivo di inaugurarla a inizio marzo quando ancora si parlava di Covid-19 come di un pericolo imminente, ma senza averne ancora una precisa conoscenza ed una visione di quello che sarebbe stato, e del cambiamento che avrebbe portato nella vita di tutti. Come spiega il curatore, non c'è stato purtroppo nessun antivirus miracoloso a sanare ogni infezione e farci rimanere immuni da restrizioni e pericoli. A quel punto la cultura, e l'arte visiva in particolare hanno fornito uno spiraglio di luce, un desiderio di serenità, un sogno di evasione, da raccogliere attorno all'aggettivo “Anti virus”. Alcune delle opere sono state pensate espressamente seguendo il tema del virus, altre invece nascono in altri contesti.
A fronte del susseguirsi degli eventi e delle restrizioni necessarie a contrastare la pandemia, è nata una pagina Facebook che ogni giorno ha presentato un'opera ed una foto del suo autore accompagnate da un breve scritto. La mostra è così diventata virtuale, tutte le opere sono state pubblicate dal 24 marzo al 21 aprile. La partecipazione alla mostra è stata sorprendente, con una media di 800 visualizzazioni giornaliere per post e con picchi fino a 1450, è diventata giorno dopo giorno un appuntamento che ha raccolto numerosissimi commenti e “mi piace”. «L’esperimento di una mostra virtuale su Facebook è stato un successo» spiega il vicesindaco di Monzuno Ermanno Pavesi «ma siamo contenti che dal virtuale si torni al reale, è bello offrire al pubblico la possibilità di apprezzare queste opere d’arte di persona».
Sarà possibile visitare la mostra dal 4 luglio al al 29 agosto, con l'accesso consentito a dieci persone per volta, il sabato dalle 9 alle 12 e la domenica dalle 10 alle 12. È però possibile prenotare una visita anche in altri orari chiamando il numero 338 5055363. L’ingresso è gratuito.
Saranno esposte le opere di Marco Ara, Philippa Armstrong, Adriano Avanzolini, Lidia Bagnoli, Maurizio Bottarelli, Mario Cancelli, Luigi Capizzi, Mirta Carroli, Paolo G. Conti, Roberto Costa, Bruno De Angelis, Daniele Degli Angeli, Alfonso Frasnedi, Aldo Galgano, Vittorio Guarnieri, Tatsunori Kano, Gabriele Lamberti, Mauro Mazzali, Nanni Menetti, Maurizio Montanari, Maurizio Osti, Gianni Pedullà, Gian Paolo Roffi, Leonardo Santoli, Stefano Teglia, Fabio Torre, Irene Zangheri, Giorgio Zucchini .




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