Raggiunta
dopo quindici ore di trattativa una ipotesi di accordo che prevede
fino al 30 giugno 2021 la stabilità lavorativa e dei rapporti di
lavoro. Il referendum tra tutti i lavoratori approva l’accordo con
il 99% dei voti favorevoli
FIOM
CGIL BOLOGNA – NIDIL CGIL BOLOGNA informano:
Questa
mattina alle 5.30 è stata raggiunta, dopo quindici ore di
trattativa, una ipotesi di accordo sulla vertenza FIAC Compressori /
Atlas Copco.
E’
stata una notte difficilissima durante la quale più volte si è
corso il rischio che l’Azienda rompesse la trattativa, facendo
precipitare tutte e tutti in uno scenario totalmente imprevedibile.
Sicuramente va ringraziato il ruolo di grande autorevolezza
esercitato dalle Istituzioni che ha permesso di superare anche i
momenti più duri, a partire dalla Regione Emilia Romagna con
l’Assessore Vincenzo Colla, e dai sindaci di Sasso Marconi Roberto
Parmeggiani e il sindaco di Castel San Pietro Fausto Tinti, presente
per la città metropolitana di Bologna.
Alle
8 davanti ai cancelli della FIAC a Pontecchio Marconi si è svolta
l’assemblea di tutte le lavoratrici ed i lavoratori, oggi al 53mo
giorno di mobilitazione, e l’ipotesi di accordo è stata illustrata
dal Segretario Generale della FIOM CGIL di Bologna, Michele
Bulgarelli, dal funzionario della FIOM Eugenio Martelli e dalla
Segretaria Generale del NIDIL Giovanna Balzoni, dalla RSU aziendale
con la presenza anche del Segretario Generale della FIOM Emilia
Romagna Samuele Lodi.
L’ipotesi
di accordo, poi approvata tramite referendum a scrutinio segreto con
138 voti favorevoli, 2 schede bianche e un contrario, afferma
innanzitutto l’unità delle lavoratrici e dei lavoratori, difende
la dignità dei lavoratori FIAC che sono stati protagonisti di una
lotta straordinaria e dice la verità su quanto succederà nei
prossimi mesi.
E’
stato per noi un punto dirimente di tutta la trattativa vedere
riconosciuta e affermata contrattualmente l’unità di tutti i
lavoratori presenti nel sito industriale di Pontecchio: i dipendenti
di FIAC srl, i dipendenti di FIAC Professional Air Compressors srl, i
lavoratori in somministrazione (di cui 29 in staff leasing) e i
lavoratori della logistica. L’accordo prevede che fino al 30 giugno
2021 sarà garantita la stabilità lavorativa dei rapporti di lavoro.
Viene
inoltre attivata, e ne vengono definite le modalità, una staffetta
generazionale attraverso la quale tutti i dipendenti che potranno
raggiungere la pensione nei prossimi due anni avranno la possibilità
di uscire da FIAC (senza penalizzazioni sulla retribuzione) e
per ciascun lavoratore che uscirà sarà effettuata un’assunzione a
tempo indeterminato di un lavoratore oggi in azienda con contratto di
staff leasing.
Viene
poi riconfermato l’impianto dell’accordo del 12 giugno scorso e i
tavoli tematici che si sono costituiti nelle scorse settimane (sugli
aspetti finanziari, occupazionali e industriali) si trasformano in un
“osservatorio” che sarà convocato nei prossimi mesi sino a
dicembre 2020 per esplorare tutte le possibili soluzioni volte ad
evitare il trasferimento.
L’accordo
raggiunto però impegna anche l’azienda a dare sicurezza e
protezione alle lavoratrici ed i lavoratori qualora l’Azienda non
dovesse recedere dal progetto del trasferimento, attraverso l’impegno
a sottoscrivere entro marzo 2021 un accordo su un “piano sociale”
che, utilizzando tutti gli strumenti a disposizione
(reindustrializzazione del sito, accompagnamenti dei lavoratori,
outplacement, formazione e riqualificazione, ricorso agli
ammortizzatori sociali), tuteli l’occupazione del sito di
Pontecchio.
Questo
accordo non sarebbe stato possibile senza la straordinaria
mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori della FIAC, il loro
coraggio e la loro determinazione, senza l’impegno dei delegati e
delle delegate sindacali, senza la solidarietà di tutta la Bologna
metalmeccanica, del mondo del lavoro, delle forze politiche, delle
istituzioni, della società civile e del mondo della cultura, dalla
Cineteca di Bologna a Ken Loach a Lo Stato Sociale e Cisco, dai
commercianti di Sasso Marconi ai Modena City Ramblers.
Questi
cinquanta giorni di presidio, giorno e notte, trentasei giorni di
sciopero ci hanno anche mostrato il protagonismo delle lavoratrici e
dei lavoratori e anche una grande disponibilità al conflitto da
parte dei giovani e dei precari. Una lotta esemplare per tutto il
territorio, anche in vista di un autunno che si annuncia molto
preoccupante. Ma verso questo autunno andiamo con la consapevolezza
che tra i lavoratori c’è quella dignità, quel coraggio e quella
serietà di cui tutto il Paese ha estremamente bisogno in un momento
difficile come quello che stiamo vivendo.
1 commento:
Grazie a tutti coloro che hanno lottato per la loro dignità, la loro famiglia, la loro convinzione che non si può essere in balia dei soli interessi economici.
Grazie alle autorità che hanno dimostrato quanto hanno a cuore i lavoratori e quanto sono rappresentativi nella società in cui noi viviamo. Grazie per la professionalità dimostrata da chi ha condotto l'intera tristissima vicenda,intrisa di arroganza del potere fine a se stesso, disumano e cieco nei confronti dei più deboli ed indifesi.
Siamo e saremo più sereni confidando in un esito conclusivo che soddisfi lavoratori ed impresa.
Come lavoratori ci impegneremo per dimostrare che amiamo il nostro lavoro e che saremo orgogliosi di essere fautori di un miglioramento in quegli aspetti che erano alla base della decisione Atlas Copco; noi faremo la nostra parte, gli altri facciano altrettanto.
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