giovedì 1 dicembre 2016

Occhio all'etichetta. Se è DeCO il prodotto è montanaro. E nella registrazione dello 'ZUCCHERINO MONTANARO' Castiglione beffa Grizzana.



Riceviamo:

L'Unione dei comuni dell'Appennino ha approvato il regolamento per la concessione del marchio De.C.O. e istituito il relativo registro: uno strumento che si propone di promuovere e salvaguardare i prodotti tipici nel settore agroalimentare e artigianale.

Il marchio De.C.O. (Denominazione Comunale di Origine) è un marchio disciplinato dai comuni che hanno in questo modo la possibilità di valorizzare le attività agroalimentari e artigianali caratteristiche del territorio. La Denominazione Comunale non è un marchio di qualità, ma la carta d’identità di un prodotto, un’attestazione che lega in maniera anagrafica un prodotto al luogo storico di origine.

Sull'Appennino bolognese il primo comune a intraprendere con successo questa iniziativa da alcuni anni è stato Castel d'Aiano che ha concesso il marchio a “la patata di Castel d'Aiano” e al “ragù biologico della mora romagnola”.


Con l'istituzione del marchio anche per gli altri comuni che ne fanno parte, l'Unione si pone l'obiettivo di rilanciare e valorizzare la produzione locale legata all’agroalimentare, all’enogastronomia, all’artigianato, promuovere e salvaguardare il territorio attraverso le sue specificità produttive, ma anche “proteggere” il patrimonio culturale e le tradizioni locali che rischiano di essere travolti da un processo di globalizzazione che coinvolge anche il gusto e l'alimentazione dei consumatori. Questi ultimi, grazie al marchio De.C.O., potranno riconoscere i prodotti locali e favorire, con il consumo consapevole, un approccio all'acquisto realmente a chilometro zero ed ecologicamente sostenibile.
Le richieste di iscrizione nel registro De.C.O. possono essere proposte per via telematica al SUAP dell'Unione da chiunque abbia interesse, o dai Comuni stessi. Devono essere corredate una adeguata documentazione che evidenzi le caratteristiche del prodotto, il processo di produzione, le ragioni per cui merita l'iscrizione al registro. Sull’ammissibilità dell’iscrizione si pronuncia poi un’apposita commissione, nominata dalla Giunta dell’Unione, composta dal sindaco del Comune interessato, due tecnici dell'Unione (il responsabile del Suap e il responsabile del Servizio Turismo) e un esperto del settore individuato dalle associazioni maggiormente rappresentative del settore di interesse.

Dopo poche settimane dall'avvio dell'iniziativa c'è già un primo marchio concesso: si tratta dello “Zuccherino Montanaro Castiglionese”, il tipico biscotto all'anice, privo di conservanti e coloranti, a forma di ciambella ricoperta di zucchero fondente. Si tratta di un prodotto artigianale che ha ricevuto la denominazione comunale di origine per il Comune di Castiglione dei Pepoli.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Credo che fatta a livello comunale questa cosa sia inutile o dannosa, come dimostra il caso dello zuccherino montanaro "marchiato" da Castiglione quando tutti i comuni della montagna potrebbero dichiararlo loro.