giovedì 22 dicembre 2016

Smantellata la banda dedita ai 'furti di macchinari agricoli'. Rubava su la commissione.


Fonte, Comando Provinciale Carabinieri Bologna


1.     Nelle prime ore del mattino, i Carabinieri di Bologna hanno dato esecuzione a Bologna, Modena, Ferrara, Alessandria e Pordenone, a un' ordinanza di custodia cautelare in carcere , emessa dal G.I.P. del Tribunale di Bologna a carico di 9 soggetti, a vario titolo indagati, in concorso tra di loro di plurimi furti aggravati e ricettazione di numerosi macchinari agricoli per un valore di milioni di euro.

L’operazione è l'esito di un’articolata attività investigativa, convenzionalmente denominata “Agroton”, avviata nel decorso mese di gennaio, durante la quale i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Bologna Borgo Panigale hanno documentato, attraverso lo sviluppo di plurimi servizi tecnici di censura di conversazioni tra presenti e conseguenti servizi dinamici, mirati alla verifica delle reciprocità relazionali e delinquenziali tra gli indagati, l’operatività di un sodalizio criminale di matrice italo-albanese, operante in diverse provincie [1] dell’Emilia Romagna, dedito al furto di diverse macchine agricole, fra cui trattori, rimorchi ed altri veicoli in genere.

2.     L’articolata attività d’indagine ha consentito di:
-           realizzare un approfondito percorso investigativo, finalizzato alla completa disarticolazione del complesso ed articolato giro di furti e ricettazione, ricostruendo gli attuali interessi criminali imputabili all’organizzazione criminale indagata. In particolare, nel corso delle attività venivano eseguiti:
    un fermo di indiziato di delitto d’iniziativa (art.384 c.p.p.), eseguito dai Carabinieri di Bologna Borgo Panigale in collaborazione con la Polizia Stradale di Lugo di Romagna (Ravenna), operato nei confronti dell’indagato Habili Besnik (nella foto)  con recupero del trattore marca “John Deere” targato BA910X[2] asportato nella notte del 07 marzo 2016 nel comune Dozza (BO) dall’azienda agricola di  Zuffa Mauro;
     
un fermo di indiziato di delitto d’iniziativa (art.384 c.p.p.), eseguito dai Carabinieri di Bologna Borgo Panigale nei confronti Azizaj Renato con recupero del trattore marca “John Deere[3] asportato nella notte  tra il 20.03.2016 ed il 21.03.2016 in danno della ditta C.AP.A. di Correggio (Mo);
  
  un fermo di indiziato di delitto d’iniziativa (art.384 c.p.p.) eseguito dai Carabinieri di Bologna Borgo Panigale in collaborazione con i militari del Nucleo Operativo carabinieri di Bari nei confronti Latifaj Klement con recupero del trattore marca “Fendt 339[4], asportato nella notte  tra il 20.03.2016 ed il 21.03.2016 in danno della ditta C.AP.A. di Correggio (Mo);
  
 un fermo di indiziato di delitto d’iniziativa (art.384 c.p.p.) eseguito dai Carabinieri di Bologna Borgo Panigale nei confronti di Ceveli Artan con contestuale rinvenimento di due trattori[5] di cui uno marca “Same” e l’altro “John Deere” asportati dalle aziende agricole denominate rispettivamente “Rinaldi Lino e Bruno” e “Venturelli Francesco” di Nonantola;
 
un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, operata dalla Stazione Carabinieri di Anzola Emilia (BO) il 10 Dicembre 2016, nei confronti di Ruci Klodjan;
     
 svolgere una qualificata azione di contrasto nei confronti della suddetta compagine criminale, che ha evidenziato una costante ed elevata capacità aggressiva nei confronti delle componenti sociali ed istituzionali locali;
-           individuare il circuito di interessi economici, patrimoniali e societari riconducibili ad affiliati e loro prestanomi consentendo, all’esito della complessiva attività di accertamento, l’elaborazione di un’ulteriore informativa di reato, ancora in fase di redazione, finalizzata al sequestro di beni, consistenti in immobili, conti correnti, titoli mobiliari e autoveicoli, individuati in Emilia Romagna ed in Albania.


















[1] È emerso, dalle condotte investigazioni, che al sodalizio in questione, la cui base operativa ha probabilmente sede in Albania, aderiscano altri soggetti, stabilmente dimoranti in Albania, in corso di identificazione, ritenuti veri e propri committenti dei furti perpetrati in Italia, occupandosi anche della successiva fase di ricettazione della merce trafugata.
[2] (del valore commerciale di quarantamila Euro)
[3] (del valore commerciale di quarantamila Euro)
[4] (del valore commerciale di centotrentacinquemila Euro)
[5] del valore complessivo di centomila euro

2 commenti:

francesco ha detto...

..e i trattori passavano il confine senza problemi? ma chi c'è a controllare, ciccio di nonna papera? Ah conveniente quest'Europa Unita...

Anonimo ha detto...

Nooooo!!! se ci fosse ciccio, paperino e company a governarci si andrebbe moooolto meglio.

Un augurio di buone feste a tutti i lettori e al Sig. Fabbriani del blog.
Aldo