Si
oppone allo sfratto accoltellando chi gli porta la notizia del
provvedimento di espulsione. Poi impietosito non infierisce. L'accoltellato se le
cavata così con una ferita alla gamba e una prognosi di 15 giorni.
Alle 10.30 di ieri, martedì 5 luglio, uno dei responsabili di una comunità specializzata nel recupero di soggetti con problematiche di dipendenza patologica, si è recato dai Carabinieri di Sasso Marconi denunciando di essere stato accoltellato da un 56enne italiano, durante una discussione nata a causa di un provvedimento di espulsione da un appartamento che quest’ultimo aveva ricevuto dalla comunità a seguito delle sue reiterate violazioni al regolamento. Così, dopo aver accolto in casa il responsabile, che doveva eseguire materialmente l’allontanamento, il 56enne ha chiuso il portone a chiave, ha estratto le chiavi, ha afferrato un grosso coltello da cucina e ha tentato di accoltellarlo alla pancia, senza tuttavia riuscirvi, grazie alla reazione del malcapitato che si è protetto alzando la gamba e schivando i colpi. Uno di questi, però, è andato a segno e il responsabile è rimasto ferito a una gamba, in maniera fortunatamente non grave. Medicato dai sanitari del Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Bologna, la vittima è stata giudicata guaribile in 15 giorni. L’accoltellamento non ha portato ad ulteriori e più gravi conseguenze solo per la desistenza volontaria dell’autore che, impietosito dalle suppliche del responsabile, ha deciso di non infierire ulteriormente aprendo la porta e permettendogli di scappare, dicendogli: “Non ti voglio più vedere, vai via, mi fai pena, mi fai schifo”. Pare, inoltre, che qualche ora prima, il 56enne, sapendo di ricevere lo “sfratto”, aveva addirittura minacciato il responsabile dicendogli: “Se hai le palle vieni qua che tanto finisce con i Carabinieri. Se stacco io non sarò l’unico a staccare”.
Poco
dopo, il 56enne che si trovava ancora in casa, ha ricevuto un’altra
visita, quella dei Carabinieri di Sasso Marconi che dopo averlo
perquisito lo hanno trovato in possesso del coltello da cucina che
aveva riposto all’interno di un cassetto. L’uomo ha ammesso le
proprie responsabilità, affermando di aver aggredito il responsabile
perché voleva insegnargli: “…che non ci si comporta così,
che non si butta fuori di casa uno dall’oggi al domani, senza
preavviso, senza un provvedimento e con cinque valigie”.
Arrestato
per violenza privata, minaccia e lesioni, il 56enne è stato
portato questa mattina presso le aule giudiziarie del Tribunale di
Bologna per l’udienza di convalida dell’arresto.
Dal
Comando Provinciale Carabinieri Bologna
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