I
giovani e meno giovani che vogliano mettere in atto un’idea
imprenditoriale e lanciare un’impresa possono studiarne la
fattibilità grazie alla consulenza gratuita messa a disposizione dai
tecnici dell’Unione dei Comuni
dell’Appennino Bolognese che ha lanciato una campagna dal titolo
molto eloquente, “Che ti frulla per
la testa”, per incentivare gli aspiranti imprenditori del
territorio a proporre le loro idee imprenditoriali e verificarne la
fattibilità.
Lo
Sportello Unico per le Attività Produttive infatti si propone di
affiancare chi volesse avviare un’attività per analizzare l’idea
imprenditoriale, studiare le condizioni del mercato, verificare le
eventuali possibilità di finanziamento. Oltre ovviamente a fornire
un servizio che guidi i neo-imprenditori a districarsi tra gli
adempimenti burocratici che a prima vista potrebbero spaventare i
meno esperti.
Si
tratta di una attività che rientra nel contesto provinciale dei
“Progetti di Impresa” e che lo Sportello Unico per le Attività
Produttive affianca a quella più tradizionale di sportello per le
imprese. A tal proposito l’ufficio, partito nel marzo 2014, può
essere soddisfatto dei risultati raggiunti: oggi
lo Sportello Unico gestisce un flusso di 8000 documenti l’anno, più
o meno quante ne gestisce da solo un piccolo comune.
Tutto ciò è stato possibile con un utilizzo accorto della
tecnologia e alla volontà di modificare abitudini e forme
organizzative per ottimizzare l'utilizzo delle risorse informatiche.
Il SUAP oggi non solo gestisce migliaia di pratiche per nove comuni,
ma opera quasi in tempo reale: riceve la richiesta, la protocolla,
risponde tagliando così i tempi morti.
Tali
risultati sono stati raggiunti grazie anche agli investimenti voluti
negli anni scorsi da Regione Emilia-Romagna e Provincia di Bologna,
che hanno realizzato un portale che tramite l'autenticazione di
Federa consente alle imprese di accedere ad un servizio per la
formulazione delle richieste completamente online. E per venire
incontro alle esigenze delle associazioni, l'Unione,
sempre all’interno del SUAP, ha
attivato uno sportello dedicato alle associazioni presenti sul
territorio che magari possono riscontrare qualche difficoltà in più
non essendo per loro natura necessariamente abituate ad utilizzare lo
strumento informatico in maniera professionale.
A
dimostrazione del ruolo che lo sportello SUAP dell’Unione dei
Comuni dell’Appennino Bolognese ha saputo ritagliarsi nel contesto
locale va ricordato che l’ufficio è stato convocato a partecipare
ad un focus group organizzato dalla regione Emilia-Romagna nel quale
si è discusso di sportello unico per le attività produttive. Il
focus group faceva parte di un’indagine qualitativa sul
funzionamento del SUAP nell’ambito dei progetti di innovazione
promossi dall’Agenzia per l’Italia Digitale. Si è
discusso dell’informatizzazione dei procedimenti e si sono
confrontate le pratiche necessarie per superare alcune criticità
legate al fatto che alcuni enti continuano ad essere ancora troppo
legati alle comunicazioni cartacee.
Una
bella soddisfazione per l’ufficio dell’Unione se si considera che
gli altri partecipanti erano realtà del calibro di Bologna, Parma,
Rimini, il Dipartimento per la funzione pubblica, l’Unione Faentina
oltre che ovviamente i padroni di casa della Regione Emilia-Romagna
rappresentati dal Servizio Statistico e dall’ufficio per gli Affari
Regionali.
“Siamo
molto soddisfatti del fatto che il lavoro svolto per il SUAP venga
riconosciuto anche all’esterno– commenta il sindaco di Gaggio
Montano e delegato per l’Unione per attività produttive Maria
Elisabetta Tanari ( nella foto) – e ci teniamo molto a presentare ai
cittadini lo sportello come una risorsa e non un vincolo burocratico.
Con questa campagna vogliamo invitare tutti quelli che hanno un’idea
imprenditoriale a mettersi in gioco, proporla al nostro ufficio che
ne verificherà gratuitamente la fattibilità e darà i consigli
appropriati.”
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