lunedì 5 ottobre 2015

La commemorazione dell'eccidio di Marzabotto la si fa anche correndo.

I podisti di Monte Sole non hanno mancato l'appuntamento con le celebrazioni del 71° anniversario della 'strage di Marzabotto'.
Hanno accettato di alzarsi presto, di sfidare l'abbondante pioggia che fin dalle prime ore di luce prometteva una giornata 'pesante', si sono presentati alla chiamata dell'Anpi a Colle Ameno di Sasso Marconi, hanno indossato la maglietta commemorativa, pronti ancora una volta a 'trottare' fino a Marzabotto anche con la scoraggiante promessa della pioggia di voler continuare a lungo. Hanno anche accettato il 'rito' della visita guidata al museo che espone oggetti e memorie relative al periodo di occupazione tedesca quando il borgo fu utilizzato dagli occupanti come campo di concentramento-smistamento per prigionieri civili. Museo che per loro non ha più segreti . Qualcuno ha strategicamente glissato l'impegno con una piccola corsetta di riscaldamento sotto la pioggia.
Ma tutti, come 'chierici' preparati alla funzione di Monte Sole, hanno seguito e apprezzato il consueto cerimoniale.

Giuseppe Marzolini e Carlo Colombari
Abbiamo incontrato questi 'chierici di Monte Sole', incuriositi per la singolare partecipazione. Enti e istituzioni partecipando rispondono a un obbligo civile. Gli oratori a una opportunità politica, spesso per loro è una conferma di importanza e successo ( il palco di Marzabotto è ambito) e una occasione di porsi all'attenzione di un vasto pubblico. Loro non hanno che il loro sudore e il loro cuore per partecipare alle commemorazioni. Altri tante parole.
Per noi la certezza di aver scelto bene nel voler incontrare i podisti, più che gli oratori. Incuriositi abbiamo chiesto a uno del podisti: “Perchè partecipi?” e questo con sguardo sorpreso, con una espressione che pareva volesse dire 'ma che domanda mi fai ? E' ovvio' “ Per la memoria” ha risposto sicuro. “Dobbiamo ricordare alle giovani generazioni ciò che è successo anche se purtroppo pare che nessuno vaglia cogliere il messaggio. La bestialità dell'uomo sembra non avere limiti. Accadono nel mondo cose sempre più crudeli. Al peggio non c'è mai fine”.
Non abbiamo più avuto il coraggio di chiedere altro. Siamo stati avvicinati invece da una papà con i suoi due figlioletti, Marco e Martina e come fosse una festa non ha mancato di sottolineare l'importanza di moltiplicare appuntamenti come quello soprattutto per i giovanissimi. “Coinvolgerli poiché per loro parlare delle stragi della seconda guerra mondiale è come parlare delle guerre puniche. Invece il tutto è avvenuto appena settanta anni fa”.

Martina, il papà e Marco 
Poi la partenza del gruppo scortato dalla Polizia.
A rappresentare il comune di Sasso Marconi, il consiglieri Federico Feliziani e Davide Nuvoli, che hanno salutato i 'volontari del ricordo' alla prima sosta di ristoro in piazza a Sasso Marconi.
Poi , quasi che anche Chi tutto può avesse deciso di agevolare il sacrificio , le nuvole si sono allontanate e il trasferimento è risultato più affrontabile del previsto. 





 

Nessun commento: