Foto di repertorio |
Con il titolo esplicativo ‘ HANNO ROTTO VIA
CADOTTO’, Alberto Zamboni (Famaticcia -
Via Cadotto, 7 Marzabotto), ha mandato questo suo comunicato – denuncia che
riportiamo:
Vorrei
raccontarle dei lavori della Variante di Valico nel tratto Quercia - Rioveggio,
dove ho la mia casa in comune di Marzabotto, conosciuto in tutto il mondo per
le vili stragi nazifasciste.
Il territorio comunale che si estende sul fiume Reno detiene una lontana propaggine
sul fiume Setta nella zona di La Quercia, da dove parte la via che porta alla
mia casa- studio che si chiama via Cadotto, nota per
arrivare fino al casolare di Cadotto dove venne trucidato il Lupo ( Musolesi ) simbolo della rivolta partigiana locale.
Questa simbolica via è stata interrotta volutamente e dimenticata e infine declassata a stradina privata. In parte totalmente occultata nella mappe del catasto, tutto questo in onore del passaggio della nuova autostrada.
Non c'è stata nessuna linea difensiva da parte dell'amministrazione comunale, che nei primi anni 2000 ha chiuso ‘ due occhi’ per accordarsi presumibilmente con società autostrade.
arrivare fino al casolare di Cadotto dove venne trucidato il Lupo ( Musolesi ) simbolo della rivolta partigiana locale.
Questa simbolica via è stata interrotta volutamente e dimenticata e infine declassata a stradina privata. In parte totalmente occultata nella mappe del catasto, tutto questo in onore del passaggio della nuova autostrada.
Non c'è stata nessuna linea difensiva da parte dell'amministrazione comunale, che nei primi anni 2000 ha chiuso ‘ due occhi’ per accordarsi presumibilmente con società autostrade.
Morale della favola : dalla Quercia non abbiamo più
la strada e quando piove si rischia grosso perché siamo in mezzo al fango. E'
ovvio che da un comune del genere con la sua storia, con tutte le parole spese
in
onore dell'ambiente e della salvaguardia del paesaggio, ci si aspettava un trattamento diverso.
onore dell'ambiente e della salvaguardia del paesaggio, ci si aspettava un trattamento diverso.
Noi piccoli cittadini considerati ‘nessuno’, siamo stati ignorati dai vertici politici e abbandonati
al nostro destino.
Ora, bisogna dirlo, il nuovo sindaco di Marzabotto insieme a quello di Monzuno ci hanno ricevuto per analizzare la situazione e in piccola parte promettono una strada alternativa, di fango, che alle
prime piogge diventerà impercorribile.
Bastava poco, ora nel tentativo di salire alla mia casetta, all'interno del pre-parco di Monte Sole, mi trovo persino ad essere guardato male dai capi cantieri che stanno levando le tende, lasciandoci nel fango. Dopo essermi per l'ennesima volta giustificato per l'attraversamento dei cantieri perchè costretto essendo quella l’unica possibilità per raggiungere la mia casa, mi sento dire : dovevate muovervi prima, ora è troppo tardi....
Ora, bisogna dirlo, il nuovo sindaco di Marzabotto insieme a quello di Monzuno ci hanno ricevuto per analizzare la situazione e in piccola parte promettono una strada alternativa, di fango, che alle
prime piogge diventerà impercorribile.
Bastava poco, ora nel tentativo di salire alla mia casetta, all'interno del pre-parco di Monte Sole, mi trovo persino ad essere guardato male dai capi cantieri che stanno levando le tende, lasciandoci nel fango. Dopo essermi per l'ennesima volta giustificato per l'attraversamento dei cantieri perchè costretto essendo quella l’unica possibilità per raggiungere la mia casa, mi sento dire : dovevate muovervi prima, ora è troppo tardi....
Grazie Marzabotto per averci tutelato ...
Grazie a chi era sindaco allora ed ha fatto passare questa brutta storia in silenzio lasciandoci soli
Grazie Società Autostrade che ci ignorate ancora perchè nessuno ci ha mai visto ed ha mai segnalato la nostra esistenza.
Questa è anche l'Emilia Romagna, fatta di politici che fanno la faccia buona sui palchi...
Grazie a chi era sindaco allora ed ha fatto passare questa brutta storia in silenzio lasciandoci soli
Grazie Società Autostrade che ci ignorate ancora perchè nessuno ci ha mai visto ed ha mai segnalato la nostra esistenza.
Questa è anche l'Emilia Romagna, fatta di politici che fanno la faccia buona sui palchi...
albertozamboni71@gmail.com
www.albertozamboni.com
3391921192
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3391921192
3 commenti:
i danni causati da soc autostrade in queste zone volutamente riconosciuti da loro stessi e dai comuni appartenenti non sono mai, dico mai, stati riparati o riqualificati. Secondo accordi scritti e sottoscritti da entrambi gli enti, non sono riconosciuti da autostrade i danni causati a privati o di utilizzo dei privati stessi. Sono solidale con lei perchè anche noi residenti di una borgata del comune di monzuno dopo 5 anni e più non si riconoscono i danni causati perchè strettamente vicini a residenze di privati. Ma sono i privati a pagare le tasse e mantenere tutti costoro, sono dei nostri dipendenti e per questo obbligati a ripristinare il danno causato.
Salve, io penso che non sia possibile ammodernare l'autostrada esistente.
Infatti, ciò significherebbe dovere creare deviazioni e chiusure di carreggiate.
Questo porterebbe a blocchi di traffico e paralizzerebbe la più importante autostrada, l'Autostrada A1 Milano-Napoli, nella direzione nord-sud.
Noi non possiamo permetterci questo.
Perciò, serve una collaborazione tra gli stakholders, ossia il Gruppo Autostrade per l'Italia, l'ANAS, i Comuni, le Province e le Regioni, i ministeri competenti, le associazioni di categoria (come i trasportatori) ed i cittadini.
Così si può cercare di risolvere una situazione che rischia di ingarbugliarsi.
http://thecandelabra.blogspot.it/2014/05/la-variante-di-valico-si-deve-fare_29.html.
Cordiali saluti.
Abbiamo portato in causa un problema ma sono tantissimi i problemi causati dal passaggio della vav, nell' indifferenza di tutti gli enti amministrativi nei confronti del paesaggio- territorio e dei privati residenti, ad ogni costo si doveva costruire e proprio in questi anni di indifferenza totale della politica, nei confronti della problematica ambientale e della gente, non a caso. Lei purtoppo risponde ma è andato fuori tema, come chi non ha capito nulla.
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