martedì 28 maggio 2013

Castel d’Aiano – Furto di maiali. Denunciati due modenesi incensurati.




Foto dei Carabinieri di Castel d’Aiano.
Rubano maiali a Modena e li nascondono in una stalla di Castel D’Aiano. L’arrivo dell’insolito carico non passa però inosservato:  i maiali finiscono sequestrati e i ladri rimediano una denuncia.

I Carabinieri di Castel d’Aiano hanno infatti denunciato due modenesi incensurati, un operaio di cinquantuno anni e un autotrasportatore di sessantasette per furto aggravato in concorso. La refurtiva è insolita perché sono stati rubati 18 maiali. Le bestie sono state prese da un allevamento di Castelvetro di Modena e nascoste in un ex porcilaia a Castel d’Aiano. Considerate le dimensioni dei beni rubati, un po’ difficili da nascondere agli occhi indiscreti della gente, la notizia è giunta subito ai Carabinieri del luogo che notevolmente incuriositi e per capirci di più, si sono recati sul luogo in compagnia di due veterinari dell’AUSL del Distretto di Porretta Terme. L’indiscrezione era fondata, i suini erano stati rubati e abusivamente allevati in un ambiente poco confortevole. Non risultava inoltre la loro registrazione alla banca dati nazionale. Non vi erano i registri per lo svolgimento dell’attività, la dichiarazione di provenienza delle bestie (Modello IV),  il registro di carico aziendale (carico e scarico degli animali), il registro per i prodotti terapeutici e la tabella con l’indicazione relativa al mangime utilizzato. Gli investigatori dell’Arma hanno poi accertato che i 18 inquilini abusivi provenivano dal luogo di lavoro del cinquantunenne che per portare a termine il furto si era fatto aiutare dall’autotrasportatore, titolare di un’azienda di trasporto di animali vivi, regolarmente registrata all’AUSL di Modena. Il cinquantunenne ha confessato inoltre di aver sottratto dei medicinali per animali dall’azienda dove lavora e di averli somministrati ai suini allevati, esercitando così la professione veterinaria in maniera abusiva. I diciotto maiali sono stati posti sotto sequestro cautelativo sanitario. Dalle indagini è emerso che sono state violate anche varie normative in tema di sicurezza alimentare e tracciabilità, nonché la violazione di regolamenti comunitari.



Comando Provinciale Carabinieri di Bologna

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bene...adesso provate a dare la colpa ai marocchini.....