Chi,all’incontro
di ieri sera a Pian di Setta, si attendeva una risposta all’interrogativo se c’è
l’amianto nei materiali di risulta dagli scavi per le gallerie della Variante di
Valico, stoccati a Rioveggio, è rimasto piuttosto deluso: “L’amianto non c’è,
ma potrebbe anche esserci”.
Evviva la
chiarezza.
E dire che all’incontro
c’erano proprio tutti coloro che dovevano essere in grado di dare il chiarimento,
comprensibilmente molto atteso dai residenti della valle del Setta. Erano infatti
presenti tecnici di Arpa, Ausl , Hera dell’Osservatorio Ambientale, dell’impresa
costruttrice della galleria e rappresentanti di Autostrade.
L’incontro era
stato organizzato dalla amministrazione comunale di Monzuno proprio
per dare una risposta chiarificatrice alla popolazione, la cui incertezza sullo
‘stato dei fatti’ ha spinto a sollecitare gli enti pubblici a prendere
provvedimenti per salvaguardare la salute pubblica come, al limite, imporre la
sospensione dei lavori dalla galleria.
L’opinione prevalente
è che il tutto sia frutto di un falso
allarme e gli amministratori hanno indetto la riunione per evitare che a
rispondere ai cittadini fosse il solito ‘politico’ ma che, per la tematica,
fosse un più qualificato pool di tecnici ‘addetti ai lavori’.
La delusione è
stata totale, soprattutto le dichiarazioni di alcuni tecnici che hanno indicato
come ‘parziali’ le indagini, in quanto i prelievi non sarebbero stati fatti su
tutte le parti dell’accumulo di materiali ma solo su alcune e superficiali. L’amianto
quindi in zone non esaminate potrebbe esserci.
Delusi i presenti
che hanno chiesto più volte, inutilmente, ai tecnici e ai rappresentati di Autostrade
di intervenire nella discussione per portare anche la loro conoscenza dei fatti.
I cittadini quindi
hanno poi ripetuto al sindaco di Monzuno Marco Mastacchi la richiesta di un
intervento drastico per imporre ad Autostrade la sospensione degli accumuli in
attesa del chiarimento, anche perché l’allarme pare sia venuto proprio dal settore
‘lavori’ che avrebbe reso noto di aver individuato in materiali di scavo un
valore di amianto di 70 volte superiore al limite di legge.
Il sindaco
Mastacchi ha detto: “E’ verosimile che il problema non esista e ciò è supportato
dalle informazioni in nostro possesso. Come è possibile imporre la sospensione
della attività in Variante di Valico? Solo se martedì non verrà confermata
questa nostra convinzione dovremo prendere posizione e far chiudere i cantieri”.
Già, perché la
riunione non è stata inutile. Si è deciso un secondo incontro chiarificatore (
tale lo si spera) dopo che le università di Torino e Milano avranno fatto gli
opportuni ( si spera) e necessari prelievi ed esami e data l’esatta situazione
sulla presenza e sulla quantità di amianto.
Martedì quindi
seconda puntata della telenovela ‘amianto a Rioveggio’.
Intanto, cosa si
respira da quelle parti?.
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