“Il centro di ricerca del Brasimone sarà rilanciato e diventerà un punto d’eccellenza per la ricerca nazionale. L’accordo firmato a Roma da regione Emilia Romagna, Governo e Enea nazionale va in questa direzione e soddisfa gli impegni presi per il riutilizzo della struttura di proprietà pubblica e garantisce un futuro alla importante realtà montana”: Non nasconde la propria soddisfazione il consigliere regionale del PDL Alberto Vecchi che ha seguito tutta la vicenda, per la quale si è dibattuto a lungo, anche attraverso convegni e sulla quale, a suo giudizio, si giocava molto della credibilità sulla capacità della politica di risolvere problemi. Vecchi, per arrivare a un risultato in linea con le attese, ha anche partecipato a un incontro romano coordinato dall’ onorevole Stefano Saglia, sottosegretario allo sviluppo economico con delega alla energia. Il consigliere regionale scende poi nei particolari: “L’accordo prevede che al Tecnopolo di Bologna siano destinati venti milioni di euro anzichè i 30 originariamente previsti, finalizzati alla realizzazione del nuovo Centro Enea di Bologna, mentre nella struttura del Brasimone verrà riorganizzato un centro di ricerca sul nucleare, fusione e fissione e sulle fonti energetiche alternative e rinnovabili. L’organico del Brasimone passa dalle attuali 104 unità a circa 180 poiché accoglierà indicativamente i cinquanta ricercatori del centro Enea di Bologna impegnati sulla ricerca in questo settore ed è previsto un incremento di nuove assunzioni di cerca 30 unità, per il 2010. Il centro di ricerca di Camugnano accoglierà anche le strutture e le attrezzature di Bologna indispensabili per la ricerca. Mentre il centro di Bologna resterà attivo con le importanti funzioni di centro di progettazione e ricerca nel settore ambientale e sede di gruppi di calcolo, funzioni che già i ricercatori del centro stanno sostenendo”. Il consigliere è decisamente soddisfatto poiché presenta la novità come un obiettivo ambito da tutta la montagna. “Il centro del Brasimone è divenuto centrale nella futura politica nel campo energetico del Governo”, riferisce ancora. “Al Brasimone verrà trasferita, con i tempi previsti, anche tutta l’attività ora ubicata nel centro Enea di Monte Cuccolino , sopra Bologna”. Il consigliere pone poi l’accento sul fatto che l’operazione, oltre a rappresentare un traguardo importante per la montagna, consente anche un risparmio di 10 milioni di euro all’erario pubblico”.
venerdì 12 febbraio 2010
Il Brasimone, polo della ricerca
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