BOCCIATO EMENDAMENTO, “MONTAGNA PUNITA ANCORA UNA VOLTA”
“I parlamentari che provengono da aree montane o che hanno a cuore i problemi di questi territori, al di là della loro collocazione politica, avrebbero dovuto valutare l’emendamento da me presentato per quello che rappresentava, vale a dire una risposta agli interessi di una collettività importante e spesso trascurata del nostro Paese, e un rimedio ad una evidente ingiustizia. Così non è stato e i rappresentanti politici del centro destra se ne assumeranno le responsabilità di fronte ai cittadini che li hanno votati riponendo in loro la propria fiducia” .
Così dichiara l’on. Gianluca Benamati del Partito democratico di Bologna dopo la bocciatura, da parte del Governo, del suo emendamento al decreto mille-proroghe, per reintrodurre le agevolazioni e gli sgravi fiscali sulle accise per Gpl e gasolio per i comuni in aree montane e per far fronte alle “gravi penalizzazioni per le zone montane del nostro Paese”, contenute nella Legge finanziaria 2010.
In termini di azioni, la Finanziaria 2010, con l'art. 2, comma 187, ha previsto che lo Stato cessi di concorrere al finanziamento delle comunità montane, così come era previsto dall'art. 34 del DL 504/92 e da tutte le altre disposizioni di legge relative a questi enti. Si noti che in questo ricade alla lettera il fondo nazionale per la montagna, che è “l'unica risorsa che le comunità montane possono utilizzare per gli investimenti” mentre, per quanto riguarda la gestione, “viene azzerato il fondo”, fatto salvo un 30%, che viene ripartito tra i cosiddetti comuni montani, ridefinendo al contempo come comuni montani quelli che hanno una superficie del 75 per cento al di sopra dei 600 metri sul livello del mare. Ciò, sottolinea Benamati, “creerà problemi per i servizi che questi enti devono garantire ai cittadini, in materia di agricoltura, forestazione, sportello unico, difesa del suolo, servizio idrogeologico e così via. Se ne dovranno fare carico i Comuni e le Regioni, che già hanno problemi di finanza”.
La Finanziaria 2010, d’altra parte, colpisce la montagna anche in termini di omissioni, “provocando un danno economico diretto” ai suoi cittadini, poiché è venuto meno il rinnovo delle agevolazioni previste nel passato che aveva messo a regime le agevolazioni dell'accisa relative al gasolio ed al GPL per riscaldamento impiegati nelle zone montane, per i territori che rientravano nella fascia climatica ‘E’ che includevano comuni non metanizzati o parzialmente metanizzati.
Bologna, 24 febbraio 2010
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