“Gli accordi sottoscritti da Arcotronics nell’aprile del 2008 devono essere rispettati”. E’ questo il punto fermo per le amministrazioni locali e le organizzazioni sindacali sottolineato in un comunicato congiunto. Gli accordi prevedevano la ristrutturazione del nuovo stabilimento di Pontecchio Marconi, dove l’azienda deve trasferire le lavorazioni di Sasso Marconi e Vergato. Il trasferimento, in condizioni produttive ottimali, garantisce il mantenimento a Sasso Marconi dell’importante realtà produttiva. La riorganizzazione dello stabilimento è alla base della richiesta di cassa integrazione per ‘ristrutturazione’ cui era legato quindi un piano industriale e i relativi investimenti. Piano sostanzialmente disatteso. L’azienda ha anche mancato di chiedere la prosecuzione di cassa integrazione per ristrutturazione. L’allarme che destava il sostanziale disimpegno della multinazionale proprietaria dell’Arcotronics ha mostrato la fondatezza alla notizia, emersa domenica mattina, che l’azienda è sì intenzionata a chiedere la cassa integrazione, ma non per ristrutturazione, bensì per stato di crisi. Questo cambia tutto lo scenario e soprattutto fa temere che l’attuale proprietà pensi di ritirarsi. Un incontro fra le istituzioni locali, il viceministro per lo sviluppo economico Adolfo Urso, l’assessore regionale Duccio Campagnoli e i sindacati ha permesso di fare un quadro della situazione. Il viceministro ha chiarito che è ancora possibile chiedere la cassa integrazione per ristrutturazione. E’ sufficiente che la azienda lo metta per iscritto. Urso si è inoltre impegnato, se sindacati e Regione lo chiederanno, ad aprire un tavolo interministeriale per valutare una soluzione della crisi. All’incontro è seguito un comunicato del Comune di Sasso Marconi e della Regione Emilia Romagna nel quale si legge “A preoccupare istituzioni e Organizzazioni Sindacali è ora la decisione della proprietà dell’azienda di interrompere la cassa integrazione per ristrutturazione e di chiedere l’attivazione della Cassa integrazione per stato di crisi. Una decisione che richiede di fare chiarezza, di analizzare la situazione dell’azienda e di verificare le procedure di cassa integrazione scelte dalla proprietà”. Il sindaco di Sasso Marconi, Stefano Mazzetti, dopo aver sottolineato di apprezzare l’interessamento del Vice Ministro Adolfo Urso, ha assicurato. “Continuerò a monitorare con grande attenzione la situazione di Arcotronics lavorando in stretta collaborazione con le istituzioni locali che hanno l’unico obiettivo di creare le condizioni ideali per salvaguardare e rilanciare una realtà importante per l’economia del territorio come Arcotronics”.
lunedì 8 febbraio 2010
ARCOTRONICS IN CASSA INTEGRAZIONE
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